Attacco imminente

Metabolismi

Pioggia di metano,

fughe di gas dalle crapature della terra,

sfumatura diversa delle nubi.

Fiumi di mercurio vicino ai crateri.

Sono qui e guardo fuori i colori di un'altra vita.

Là fuori  è possibile, anche se non per me.

In fondo sono allegria quegli sbuffi e le esplosioni,

nella differenza di un'altra luce qualcuno esiste

senza respirare aria e nemmeno bere acqua.

Metabolismi evoluti e pensanti

senza l'immagine con cui siamo abituati a vedere,

lucidi, decisi, lontani da quanto conosciuto.

Pozzanghera

Latenti inerti,

pezzi di noi dispersi

alla deriva galleggiano

frantumi dell'io sospesi in un'analisi

senza soluzione, acquarelli di cui vedi

il colore sfumare nell'acqua.... pozzanghera dell'io..

Intorno solo silenzio

E l'anima muore... sopisce in brace fino a diventare freddo carbone... Arriva la notte e torno al buio...

Infine umano

Cerco quello che non c'è

e non vedo più quello che possiedo.

L'anima scuce soldi dal portafoglio dei desideri

per comprare l'inutile.

Vaneggiamenti astrusi,

pensieri di storta fattura

s'ammucchiano sotto le coperte della mente.

Più le tasche sono piene e più mi sento vuoto

colmo solo dell'insoddisfazione di ciò che non sono.

Giro alla ricerca del senno del poi,

traviato da inutili ipocondrie

trafitto dai riflessi dalla voglia di vivere altro,

infine umano.

Il tempo giusto

Ho bisogno di un tempo solo mio, per me, per me solo e

di un luogo dove sparire, un fottuto angolo di cielo

dove essere irraggiungibile, irreperibile, assente,

quasi in stato incosciente rispetto alla realtà.

E' un film non mio quello che vivo, sono un mal'attore

finito qui per caso, in questo mondo d'infami e d'elmi insanguinati.

Devo chiudere porte e portoni

e  mettermi in ginocchio a occhi chiusi con i pugni stretti, stretti,

devo strisciare sulle pietre e sentire cosa sia la carne.

Ho bisogno di pensare e lasciarmi andare senza difese,

libero da sputi e offese, buttando la croce ai bordi della strada,

devo cullare l'anima nel brodo primordiale delle stelle,

devo sentirmi a casa senza avere una casa, un giaciglio.

Ho voglia delle cure del silenzio, del male sottile che cura,

di un momento senza coperte al freddo, di un bacio di ghiaccio.

Ho voglia di sentirmi vivo e abbandonato.

Il tempo giusto per rinascere, per tornare a casa, per sorridere.

Di nuovo.