attiduequattro

"Signore aiutami!"


Gesù si ritirò a Tiro e Sidone e, mentre passava per quei luoghi, una donna cananea, estranea alla promessa "venne fuori e si mise a gridare". Trovò il coraggio di superare il pregiudizio del proprio vicinato e, per gli effetti della Grazia, riconobbe in Gesù la soluzione del suo problema. Il suo problema non le apparteneva, era della figlia. Quella donna trovò nella fede la forza di "uscire fuori" e di far valere i diritti del suo amore verso sua figlia. Un amore, quello che ci lega ai nostri genitori e a nostri figli, dipende dal ruolo, che ha i suoi diritti e i suoi doveri. Leggi tutta la storia in Matteo 15:21-28Questa donna, questa mamma aveva deciso in cuor suo, di superare ogni ostacolo pur di arrivare alla soluzione del problema e, lasciandosi guidare dalla certezza che Gesù era colui che operava grandi opere, aveva riposto in quell'incontro tutte le sue possibilità. Non sbagliò il colpo. Adempì al suo compito, amare la figlia fino alla fine e, fino alla fine, credette che  Gesù potesse salvarlo.Da questa mamma, da questa donna arriva l'esempio per i genitori di oggi: intercediamo, preghiamo, facciamoci garanti (per quanto possibile) davanti a Dio, per i nostri figli. E' un nostro compito. Il passo da compiere è facile. Tre piccoli gesti: "uscire fuori", "mettersi a gridare", "chiedere aiuto": il Signore è pronto.