attiland

l'euro sta al ricco come la lira sta al povero


 L’EURO STA AL RICCO COME LA LIRA STA AL POVERO.Perché  in Italia andiamo male? Perché i lavoratori a stipendio fisso e i pensionati hanno ricevuto un taglio dello stipendio del 50%  da quando è avvenuto il cambiamento LIRA EURO. Cosa vuol dire, vuol dire che noi con l’avvento dell’euro abbiamo avuto la conversione dello stipendio da lire in euro, e non l’aggiornamento, cioè se prima guadagnavo due milioni di lire, ora sono diventati mille euro. Mentre quando pago qualsiasi cosa, la pago in euro. Voi direte ma anche chi vende, ciò che compra lo paga in euro, e lo vende in euro, c’è  però una piccola differenza, che lui ha adeguato il suo guadagno all’euro, rapportando le vecchie mille lire ad un euro, faccio un esempio: quando guadagnavo duemilioni di lire pagando cinquecentomila lire di affitto mi restavano in tasca un milione e mezzo per vivere. Ora ho mille euro è pago cinquecento euro di affitto, me ne restano cinquecento per vivere. Il libero professionista,  il commerciante,  il meccanico, il dentista, il dottore, l’idraulico, e cosi all’infinito cioè colui che stabilisce il prezzo del compenso per la sua prestazione, si che paga anche lui in euro le cose che compra al pari di me, ma quando si fa pagare non chiede più, le centomila lire di una volta ma chiede le cento euro di oggi, salta all’occhio che mentre il suo stipendio e adeguato all’euro, il mio resta agganciato alla vecchia lira. Ciò che vorrei far notare è che se prima le pesche le pagavo 1500 lire al kg oggi le pago un euro e cinquanta “quando va bene”, cioè 3000 lire quindi se il commerciante prima pagava le pesche 500 lire al kg, e le vendeva a 1500 aveva un ricarico di 1000 lire, ora invece, ammesso che paghi le pesche a cinquanta centesimi, vendendole a un euro e cinquanta per lui non e cambiato nulla, perché  paga in euro e incassa in euro, mentre il dipendente paga in euro (cioè il doppio) e guadagna in lire, cioè la metà di quanto guadagnava prima. Ci ricordiamo quanto costava una pizza? 5000 lire, oggi costa non meno di cinque euro, che sono l’equivalente delle vecchie 10000 lire se prima il meccanico mi chiedeva 10000 lire per un kg d’olio, oggi mi chiede 10 euro, praticamente volendo ironizzare i prezzi non sono cambiati, è solo cambiato il valore da lira ad euro. Praticamente ciò che prima pagavo mille lire oggi lo pago un euro. Ma allora perché i miei 2 milioni non sono diventati 4 mila euro? Non possiamo adeguare gli stipendi, allora adeguiamo i prezzi, bisogna tornare indietro con i prezzi allora forse l’italia potrà  crescere. Il cittadino non ha più soldi da spendere mi dite come fanno le fabbriche a produrre se noi non abbiamo soldi da spendere. Volete far crescere il lavoro? Ho io la soluzione, date più soldi agli operai,  dategli la possibilità di poter  spendere “avendone”. Vorrei far notare che questo falso benessere è dovuto al fatto che, dal dopoguerra ad oggi, c’è stato un crescendo, e tutto andava bene perché tutti avevamo bisogno di tutto, quindi si costruiva, si inventava, si guadagnava, e si spendeva, e bene o male non senza sacrifici, e con l’aiuto di due cose importanti, il lavoro continuo, e la cambiale, hanno fatto si che oggi grazie ai nostri padri, abbiamo quasi tutti un tetto dove poter dormire, e qualche soldo da spendere perché nella maggioranza delle case vivono i genitori e i nonni, “quando ci sono”, e che dopo 40 anni di lavoro sono finalmente andati in pensione, avendo iniziato i sacrifici almeno nel 1960, ma c’è da notare che mentre una volta si facevano i figli per aiutare i padri, oggi ci sono i padri, e i nonni, che aiutano i figli che non hanno un lavoro, o che hanno un lavoro precario e mal retribuito. Bisogna però  pensare che purtroppo questi soldi della liquidazione dei nostri padri, stanno finendo, e venendo a mancare i nonni poverini, che dovrebbero campare 200 anni, perché relativamente a ciò che guadagnano si accontentano di molto poco, dando un grosso contributo alla famiglia. Anzi so che faccio male a dire queste cose perché penso che se i nostri governanti se ne accorgono, son capaci di metterci la tassa sui nonni. Ora quando finiranno i soldi della liquidazione, e della pensione dei genitori e nonni, mi dite con che cosa si sostengono i giovani d’oggi se non hanno un lavoro stabile per poter creare una nuova famiglia, che poi la nuova famiglia è la chiave di volta della rinascita di una nazione. Bisogna che i giovani, abbiano la possibilità di metter su casa e farsi una famiglia nuova, perché ogni famiglia che nasce è una famiglia che consuma, pensiamo, ai soldi per arredare una casa.  I soldi per mandare a scuola i figli quindi nuovi posti di lavoro per scuole, per le fabbriche che fanno qualsiasi cosa, dalla scopa, al nuovo frigorifero, la lavatrice, se noi dobbiamo comperare cose per una casa nuova, nello stesso tempo aumenta la richiesta alle fabbriche di produrre tutto ciò che occorre, ma se continuiamo a restare a casa dei genitori la nazione non potrà mai crescere. Dateci dei soldi da spendere e noi  poveri potremo  vivere decentemente,  mentre voi ricchi diventerete sempre più ricchi  Ricordate il ricco non può fare a meno del povero ed il povero ha bisogno del ricco, dobbiamo imparare a vivere l’uno per l’altro.Ps: questo è il mio pensiero e tale resterà forse tra 20 anni ci sarà il livellamento tra stipendio e costo della vita ma , sono quasi contento di avere una certa età perché il peggio deve ancora venire, e francamente non me la sento di stare a guardare senza poter  far nulla per  migliorare le cose.