RESPECTUS

una barca..un gozzo..


...Come mi sento stasera...02:30... è l'ora di andare a letto ho pensato,dopo aver scritto tanto parlando al mio amico assente-presente..Serve sempre un momento che ci sia qualcuno che ti possa sentire senza nessun filtro di vergogna per te stesso,i tuoi pensieri,le tue azioni reali, non reali.Tante volte uso una persona immaginaria, a cui mando mail o sms..per dire il vero, tanto immaginaria non lo è visto che cè sempre un mittente.solo che non sà di esserlo.Sembra pazzo, ma per gli impulsivi come me, serve tanto..sarà pazzo tanto,o tanto pazzo, ma è una technica simile al consiglio che sento dalla nascita da mia madre..."Prima di parlare, quando vedi che ti sale la cosa, inizia a contare..e se fino il dieci non ti basta, conta anche fino a cento ""Poi non dimenticare...parlare stanca..lascia stare"...e nel frattempo, conta!!Crescendo, ho imparato a contare anche in piu di una lingua..mettendoci anche piu tempo a contare non essendo quella madre..ma non bastava.Per tanti anni,non sono riuscita invece a non parlare..contare si..non parlare no..I miei ragazzi a fanculo li mandavo lo stesso, finivo le cose cosi per sfinimento o per salvavita visto che poi o non capivano,od erano insensibili...Contare, era come accumulare bollette..te ne arrivano lo stesso, e sono anche aggravate...poi ti rimane solo la colpa, ad aver contato male..e resti sola..allora ho pensato che forse anchge cercare di parlare tanto e spiegarti,non serve.Dopodichè sono passata allo scrivere. Dovunque!Nel mio telefono, a periodi erano piu i messaggi scritti ma non inviati, che quelli inviati alla persona interessata.finchè anche quello è andato in tilt.Quel meccanismo, funzionava abbastanza bene devo dire...Era tipo un dormici sopra..e vedrai..domani non ci penserai piu.Cosi vivevo piu in pace.con me stessa,con il mondo.Scrivere lettere...lettere d amore, di passione, di tragedie, di lacrime..era uno sfoggo grande,un po come questo spazio qui,ed ancora di piu..mi spuntano ancora dapertutto foglietti scritti,riferiti alla passione del momento,vista come un possibile grande amore, fino di capire che l' unica cosa grande sei tu.Piccola cosi, ma ciò che avrebbe reso una cosa piccola o grande, sarebbe la tua percezione, la tua posizione, la tua esperienza, i tuoi bisogni.Tante amicizie prese, e svanite nel nulla perchè erano quelle basate sui bisogni del momento.Che si gonfiavano come il pavone durante il corteggiamento, e si sgonfiavano dopo l avvenuto accopiamento.e ritorno a pensare..come mi sento io stasera..mah..e se una risposta non ce l avessi..?sarei morta..allora andiamo....... Mi hai chiesto di parlare..Mi hai chiesto di pensare cosa mi farebbe fare un sospiro di sollievo..Mi hai detto:"io sono onesto..te la butto là, al rischio di perderti pure..mi interessa, ma sei tu che devi decidere cio che veramente ti fà stare bene"un atto di onestà, di altruismo, od una provocazione del tipo: " vediamo che sei capace di fare! vediamo se reggi "mah..non saprei.. onestà di sicuro..lo sei.altruismo..non credo che nessuno di noi lo sia cosi tanto,ma è una forma d amore..e ci stà..una provocazione?..se lo è stata, era inconscia,perciò non la faccio scendere ora in campo.Un po di tempo fa,mi hai detto che l' amore che provi nei miei confronti, ti fà pensare che: "fin oggi ho giocato con l amore"..questa frase è stata la piu potente che mai nessuno m avesse detto.Con la sua forza sono andata avanti per mesi interi.La pensavo in ogni piccola debolezza mia,in ogni sfiduccia nei tuoi confronti,era il passaporto della libertà che ti davo.un mese fa,eravamo seduti sul divano,e mi hai detto..siamo in due..siamo dentro fino al collo..devi solo decidere cosa fare..continui gli studi?per me va bene..ma lo fai come si deve.Decidi di non continuare?per me và bene lo stesso..ti trovi un lavoro qui,lasci casa, e vieni qui..spaventata a morte di cio che sentivo,spaventata dalla felicità che provassi dal suono delle tue parole,ti risposi solo che non avrei potuto lasciare la casa che avevo,perche era l' unica roccia dove buttare la mia ancora caso mai mi servisse..oggi la tua linea di pensiero,non è molto lontana, ma ci divide.siamo in due,si..ma mi dici che tu non mi puoi aiutare. ti senti impotente di fronte alle mie problematiche, ma io devo continuare a parlartene..e che oltre di dirmi che tu ci sei, non hai altro da aggiungere, tranne che le decisioni le devo prendere io per me stessa, ed arabbiarti quando ti dico: "so che te mi vorresti la, ma non fino a che punto".Come mi sento io stasera? come vado a dormire?Vado a dormire sentendomi dentro un gozzo.. piccolo ma capiente, di legno bagnato, e di vernice consumata. Con due remi, ma con la mia mano sinistra bloccata. E devo fare un piccolo tragitto dal mio lago dove sono stata per anni, al porto accanto.So solo che sarà faticoso, che so remare ma ho una sola mano, e che il mio gozzo è di legno buono.Te, ci sei..Hai le mani forti, ed i muscoli allenati.Ma non sali con me. mi dici che mi osserverai mentre stò da sola là sopra..quando arriverò al tuo porto, te mi aspetterai tenendomi il posto per il gozzo, pronto ad accogliermi.ma ti arrabi quando ti dico che non so fino a quale punto..il quale punto è per cio che mi lasci ad affrontare da sola..la solitudine,è la mia paura..Perche sei cosi duro con me?Io non ho chiesto una scelta al posto mio..ho voluto eventualmente un accompagnamento, un "passo a due" come quando mi abbracci per ballare..due che guardano verso la stessa direzione, che si amano, che si vogliono perchè vedono che insieme stanno bene.Apprezzo che di fatto è come se mi dicessi:Sei una buona marinaia, devi solo scegliere quando partire...E poi però aggiungevi..ma la scelta è tua...Forse sbaglio io che quando sono in passo di due cerco di fare i miei, ma  abbinando i passi con quelli dell altro.o forse lo faccio troppo.Dentro di me, la voce stasera mi dice:Sei tu che devi scegliere,devi fare..Tu..Tu...Tu...sei sola qui dentro.Se sbagli, dovrai corregere i tuoi sbagli..se rischi, dovrai calcolare il tuo rischio..se tira vento, dovrai remare piu forte alternando la mano buona. e se devi buttare l' ancora te la devi cavare anche se nel fondale ci sia solo sabbia.E se in tutto questo io avessi dimenticato il salvagente?Direte: Pazienza...Abbiamo provato, lei sà nuotare! a quanto a noi..Torniamo alla nostra vita di prima...tutto sommato di quella,ne abbiamo cambiato ben poco..Noi altri.Cosi mi sento.