Societa

Lo stato contro Amanda K.


Maschera di assassina, viso di libertà De Sade aveva descritto Nel suo romanzo Juliette Ona scena piuttosto grottescaOve eroina Juliette aveva forzato Una povera ancella all’orgasmoColla pistola s’intendeMa paragone finisce nella nebbia degli spiritiPrivi di fantasia ed esteticaQuindi ciò che era accaduto tra inferno e l’eternoNel Perugia, cittadina più piccola del mondoNel senso intellettuale Ove i bravi poliziotti orgogliosi(che non avenano sublimato il loro istinto della morte, secondo Freud, che gli era proibito d’apprendere) ePoliziotte-virago colle teste al insù e berretti azzurri Come nastro del cielo ineffabileNon avevano forse seviziandola durante interrogatorio notturnale,-       Invece di cantare serenate nello stile di Rossini - Zaf-zaf alla testina di Amanda? Procuratore dello stato dalla sua spocchia nominatoonorato orso Migninisenza la potenza di Mussolini,e qui la rima si discioglie (non analogia dei metodi fascistiche)e pasticciaccio Gaddiano Aveva terminato sul processo costruitoSenza prove piene di testimoni che non avevano provato nullaSalvo ché  Amanda non era nel appartamento durante il delitto(luminol, oh bagliore d’oltre mondo, reagisce con varie sostanze, tracce del sangue non erano, ne DNA della imputata).Ma vergogna dal processo che rassomiglia al processo contro JOSEF K. dura e riscuote dappertutto. E nuovi Kafke immergono del fango, descrivendolo.