E' cosa già sufficientemente rognosa doversi sorbire un quarto d'ora di TG dedicato ai millemila reality in programmazione durante questa entusiasmante stagione televisiva, ordunque mi chiedo: è proprio necessario riproporre il peggio del peggio ogni sacrosanto giorno? Un po' di pietà per i telespettatore innocenti è chiedere troppo? Avrò assistito inerme almeno 10 volte alle prodezze intellettuali delle ormai rompi... ehm, gagliardissime Pupe, e non senza accusare un significativo malessere diffuso, tuttavia finora mi ero beata nella mia ferma convinzione che queste deliziose fanciulle siano state adeguatamente ricompensate per prestare il loro volto a questo aberrante Festival della Santa Ignoranza. Diciamocelo, il programmino in sé poteva anche starci: tante belle donzelle e tanti pasciuti ometti a farci riflettere sul sempreverde dibattito "Bellezza vs intelligenza". Niente di più scontato, ma fa audience.Quello che fa di questo programma un vero e proprio aborro è il parossismo: l'esasperato tentativo di portare all'estremo il tutto in un angosciante susseguirsi di nauseabondi guizzi d'ignoranza. Ma andiamo. Passi che il pesantissimo Dante sia stato scambiato per un grande capo indiano o che il geniale Leonardo sia stato lievemente confuso con il leggendario Mago Merlino, ma come posso restare sdraiata mollemente sul divano ascoltando una voce che squittisce "Ehi, ma vuoi dirmi che in Italia esiste una regione che si chiama Abruzzo?". Questo no, dai. C'è da rovesciarsi in terra in preda alle convulsioni, mentre tutto ciò che puoi fare è chiederti:1) ma questa ragazza è stata allevata dai lupi e ritrovata solo ad un'età in cui ormai, purtroppo, non c'era più nulla da fare per recuperare le normali capacità di apprendimento?2) ma questa ragazza quanto è stata pagata per lasciarsi convincere a mostrarsi in questo modo?
PIERO ANGELA, AIUTACI TU!
E' cosa già sufficientemente rognosa doversi sorbire un quarto d'ora di TG dedicato ai millemila reality in programmazione durante questa entusiasmante stagione televisiva, ordunque mi chiedo: è proprio necessario riproporre il peggio del peggio ogni sacrosanto giorno? Un po' di pietà per i telespettatore innocenti è chiedere troppo? Avrò assistito inerme almeno 10 volte alle prodezze intellettuali delle ormai rompi... ehm, gagliardissime Pupe, e non senza accusare un significativo malessere diffuso, tuttavia finora mi ero beata nella mia ferma convinzione che queste deliziose fanciulle siano state adeguatamente ricompensate per prestare il loro volto a questo aberrante Festival della Santa Ignoranza. Diciamocelo, il programmino in sé poteva anche starci: tante belle donzelle e tanti pasciuti ometti a farci riflettere sul sempreverde dibattito "Bellezza vs intelligenza". Niente di più scontato, ma fa audience.Quello che fa di questo programma un vero e proprio aborro è il parossismo: l'esasperato tentativo di portare all'estremo il tutto in un angosciante susseguirsi di nauseabondi guizzi d'ignoranza. Ma andiamo. Passi che il pesantissimo Dante sia stato scambiato per un grande capo indiano o che il geniale Leonardo sia stato lievemente confuso con il leggendario Mago Merlino, ma come posso restare sdraiata mollemente sul divano ascoltando una voce che squittisce "Ehi, ma vuoi dirmi che in Italia esiste una regione che si chiama Abruzzo?". Questo no, dai. C'è da rovesciarsi in terra in preda alle convulsioni, mentre tutto ciò che puoi fare è chiederti:1) ma questa ragazza è stata allevata dai lupi e ritrovata solo ad un'età in cui ormai, purtroppo, non c'era più nulla da fare per recuperare le normali capacità di apprendimento?2) ma questa ragazza quanto è stata pagata per lasciarsi convincere a mostrarsi in questo modo?