Con mio grande rammarico sono ricominciate le lezioni. Tralasciando il fatto che io continuo a sostere sia improponibile fare lezione DALLE 12 ALLE 15 (io a quell'ora desidero solo avere un piatto di pasta davanti e nutrirmi, non ascoltare interessantissime disquisizioni sulla comparazione delle varie psicoterapie), ieri mi sono vista costretta a seguire anche la lezione successiva (dalle 15 alle 18) in quanto girava voce fosse indispensabile la frequenza. Psicopatologia dello sviluppo, gran bel nome per un insegnamento. Agonizzante sul mio banchetto prendo atto che la prof. ci chiede di spostarci in un'altra aula, che ha posti a sedere per 35 persone mentre noi siamo almeno 70 persone. Ci stipiamo all'inverosimile in questo stanzino, tra tavoli e sedie si siedono tutti tranne 4 persone, tra cui naturalmente la sottoscritta, che si lascia sorreggere dal muro con aria disperata per due motivi:- stanno per proiettare un film, cosa di cui non sono affatto entusiasta - ho dimenticato gli occhiali in macchina quindi non vedo una cippalippa.La prof. confessa di non aver mai visto questo film-documentario, ma che seguirà una discussione sull'argomento la lezione successiva. Io la vedo (vedo, magari) già brutta (la situazione, non la prof., lei non so nemmeno che faccia abbia). Play.La storia del cammello che piange
IL PIANTO DEL CAMMELLO
Con mio grande rammarico sono ricominciate le lezioni. Tralasciando il fatto che io continuo a sostere sia improponibile fare lezione DALLE 12 ALLE 15 (io a quell'ora desidero solo avere un piatto di pasta davanti e nutrirmi, non ascoltare interessantissime disquisizioni sulla comparazione delle varie psicoterapie), ieri mi sono vista costretta a seguire anche la lezione successiva (dalle 15 alle 18) in quanto girava voce fosse indispensabile la frequenza. Psicopatologia dello sviluppo, gran bel nome per un insegnamento. Agonizzante sul mio banchetto prendo atto che la prof. ci chiede di spostarci in un'altra aula, che ha posti a sedere per 35 persone mentre noi siamo almeno 70 persone. Ci stipiamo all'inverosimile in questo stanzino, tra tavoli e sedie si siedono tutti tranne 4 persone, tra cui naturalmente la sottoscritta, che si lascia sorreggere dal muro con aria disperata per due motivi:- stanno per proiettare un film, cosa di cui non sono affatto entusiasta - ho dimenticato gli occhiali in macchina quindi non vedo una cippalippa.La prof. confessa di non aver mai visto questo film-documentario, ma che seguirà una discussione sull'argomento la lezione successiva. Io la vedo (vedo, magari) già brutta (la situazione, non la prof., lei non so nemmeno che faccia abbia). Play.La storia del cammello che piange