Il mio amichetto K ha ricevuto dalla sua palestra un abbonamento omaggio per un mese da regalare a chi vuole. Dopo la filippica natalizia sul mio fondoschiena non me la sono sentita di rifiutare la proposta, così oggi mi ha accompagnata al mio primo giorno di palestra. Naturalmente ero in gran forma: tre ore di sonno agitato alle spalle, orrendi rimbombi in testa per il pessimo epilogo della nottata, borse sotto gli occhi più grandi di quella con il cambio e le scarpe, una faccia che pareva quella di una tossicomane che "non fa un c**** tutto il giorno, bestemmia e picchia i bambini" (cit.) e il morale in cantina ad inumidirsi.Arrivo lì con la classica verve da spora e l'istruttore comincia a pormi le domande di rito. "Aus, dimmi.. cosa ti ha spinto a venire qui?"Con il dito (non il medio) indico il mio amico che ha sei metri di lingua arrotolati al pedale della cyclette e un principio di infarto al miocardio. "Lui"."Quindi sei qui per provare... e dimmi... quale obiettivo ti sei posta?"Panico. Obiettivo?? Non morire entro i primi cinque minuti direi."Mah... non saprei... ecco io... boh."L'istruttore mi dà una rapida squadrata e poi facendo cenno con il capo "Io direi che si può dimagrire un po'".Gli rivolgo uno sguardo inceneritore, di quelli che hanno la funzione di sbriciolarti gli organi interni tra atroci dolori. Si ricompone subito con un sorriso. "Sì dai, non tantissimo...". Sarà meglio, stanotte ho già dato il peggio di me e non vorrei essere costretta a ripetermi qui.
LA AUS VA IN PALESTRA
Il mio amichetto K ha ricevuto dalla sua palestra un abbonamento omaggio per un mese da regalare a chi vuole. Dopo la filippica natalizia sul mio fondoschiena non me la sono sentita di rifiutare la proposta, così oggi mi ha accompagnata al mio primo giorno di palestra. Naturalmente ero in gran forma: tre ore di sonno agitato alle spalle, orrendi rimbombi in testa per il pessimo epilogo della nottata, borse sotto gli occhi più grandi di quella con il cambio e le scarpe, una faccia che pareva quella di una tossicomane che "non fa un c**** tutto il giorno, bestemmia e picchia i bambini" (cit.) e il morale in cantina ad inumidirsi.Arrivo lì con la classica verve da spora e l'istruttore comincia a pormi le domande di rito. "Aus, dimmi.. cosa ti ha spinto a venire qui?"Con il dito (non il medio) indico il mio amico che ha sei metri di lingua arrotolati al pedale della cyclette e un principio di infarto al miocardio. "Lui"."Quindi sei qui per provare... e dimmi... quale obiettivo ti sei posta?"Panico. Obiettivo?? Non morire entro i primi cinque minuti direi."Mah... non saprei... ecco io... boh."L'istruttore mi dà una rapida squadrata e poi facendo cenno con il capo "Io direi che si può dimagrire un po'".Gli rivolgo uno sguardo inceneritore, di quelli che hanno la funzione di sbriciolarti gli organi interni tra atroci dolori. Si ricompone subito con un sorriso. "Sì dai, non tantissimo...". Sarà meglio, stanotte ho già dato il peggio di me e non vorrei essere costretta a ripetermi qui.