Qualche giorno fa mi si è rotta una scatola. Una fra le tante, diciamo. Poiché era tanto che non ravanavo tra quell'accozzaglia di oggetti e carta, non ho trattenuto la curiosità e in pochi minuti sono stata catapultata ad una vita fa, quando ancora i problemi della tesi erano lontani e tutto quello che dovevo fare era spostarmi in treno per raggiungere l'Istituto Tecnico Commerciale o il ragazzuolo pazzoide di cui mi ero innamorata.La scatola conteneva:- un numero imbarazzante di abbonamenti e biglietti del treno, conservati gelosamente per anni per improvvisare goliardici scherzi con aria innocente al controllore di turno;- i cinque libretti delle giustificazioni delle superiori, con gustosissime foto che mi ritraggono nel periodo più unto e brufoloso della mia esistenza (ho ancora vivido il ricordo di quando il mio prof di italiano, aprendo quello di quarta, esclamò "Ausdauer, ma qui sembra davvero una tossica! Non ce l'aveva una foto migliore?");- i biglietti di auguri di vari compleanni, con storiche frasi come "Volevamo prendere un regalo bello e costoso per il tuo compleanno, ma poi ci siamo ricordati che era per te e abbiamo pensato che la nostra presenza potesse bastare!";- i biglietti, i regali e le lettere del mio ex, più una foto che ci ritrae diciassettenni in un sabato pomeriggio in centro, di cui assolutamente non ricordavo l'esistenza;- i bigliettini che ci si passava furtivamente tra i banchi nelle noiose ore di lezione e le trovate grafiche demenziale della mia compagna di banco;- le tabelle in cui segnavo meticolosamente i voti ricevuti a scuola;- le foto del mio 15esimo compleanno (TeneraPiccolaAussina!!).
ROTTURA DI SCATOLE
Qualche giorno fa mi si è rotta una scatola. Una fra le tante, diciamo. Poiché era tanto che non ravanavo tra quell'accozzaglia di oggetti e carta, non ho trattenuto la curiosità e in pochi minuti sono stata catapultata ad una vita fa, quando ancora i problemi della tesi erano lontani e tutto quello che dovevo fare era spostarmi in treno per raggiungere l'Istituto Tecnico Commerciale o il ragazzuolo pazzoide di cui mi ero innamorata.La scatola conteneva:- un numero imbarazzante di abbonamenti e biglietti del treno, conservati gelosamente per anni per improvvisare goliardici scherzi con aria innocente al controllore di turno;- i cinque libretti delle giustificazioni delle superiori, con gustosissime foto che mi ritraggono nel periodo più unto e brufoloso della mia esistenza (ho ancora vivido il ricordo di quando il mio prof di italiano, aprendo quello di quarta, esclamò "Ausdauer, ma qui sembra davvero una tossica! Non ce l'aveva una foto migliore?");- i biglietti di auguri di vari compleanni, con storiche frasi come "Volevamo prendere un regalo bello e costoso per il tuo compleanno, ma poi ci siamo ricordati che era per te e abbiamo pensato che la nostra presenza potesse bastare!";- i biglietti, i regali e le lettere del mio ex, più una foto che ci ritrae diciassettenni in un sabato pomeriggio in centro, di cui assolutamente non ricordavo l'esistenza;- i bigliettini che ci si passava furtivamente tra i banchi nelle noiose ore di lezione e le trovate grafiche demenziale della mia compagna di banco;- le tabelle in cui segnavo meticolosamente i voti ricevuti a scuola;- le foto del mio 15esimo compleanno (TeneraPiccolaAussina!!).