Sgosh!

IO CANTO, SONO INGRASSATA E CANTO...


La pinguetudine
(triste rivisitazione del testo de "La solitudine", cantato sotto la doccia contemplando i rotolini)Un anno se ne è andato e non ritorna piùe i jeans dell'anno scorso non mi vanno piùè un bottone di metallo senza l'asolanel freddo di un mattino grigio di cicciàin casa il frigo è vuoto, il resto è dentro mesono le briciole di panettone tra i dentini mieicirconferenze enormi sembra che si insinuinoma il cibo chiama forte nello stomacochissà se poi dimagriròse con la tuta ora vivròse mi nascondo dietro tesfuggo gli sguardi e me ne storinchiusa in camera e non posso mangiarestringo forte a me il cuscinoe piango e non lo soquando altro cibo mangerò in pinguetudineancora nel mio diario ho una fotografiadi dolci fatti in casa tanto caloricila stringo forte al cuore e sento che vorreimangiare a più non posso anche la macchinamia madre e i suoi consigli che monotonialei che i cappelletti mi ha portato viadi certo il mio parere non l'ha chiesto maiha detto un giorno tu mi capiraichissà se poi dimagriròse ancora il costume metteròper nuotare ancora un po' per mema non è facile lo saia casa non ne posso piùe i pomeriggi senza thescrivere è inutile tutte le ideesi affollano sul perchénon è possibile vedere chela vita è ormai per dueti prego allacciati jeansino mioma illudermi non sola pinguetudine è con mequesta ciccetta dentro meè l'abitudine di viveremangiato come un bueti prego fermati perchénon posso mettermi un giletnon è possibile vedere chela vita fa per duela pinguetudine...