Sgosh!

Ci avrei giurato che sarebbe successo.

Alle ore 14 la comunicazione ufficiale da parte di mio fratello: "Il babbo ha detto che avevi ragione."

Rewind please.

    " I L  B A B B O  H A  D E T T O  C H E  A V E V I   R A G I O N E ".

Ventiquattro anni sono passati. Eppure quel giorno, bramato da che ho memoria, sapevo che sarebbe arrivato. 

E come previsto (perchè la mia piccola mente bacata prevede tutto in ogni minimo dettaglio) il sole è stato momentaneamente oscurato. Nessun Meteo lo aveva previsto. Soltanto io sapevo, che nel giro di qualche ora, la pioggia sarebbe passata a salutarmi per testimoniare l'avvenuto miracolo.

Una fugace apparizione la tua, amica pioggia, ma decisamente carica di significato. La soddisfazione non ha prezzo.

Non sono il tipo che alle 23,30 si toglie il pigiama, si mette i primi vestiti che capitano a tiro, prende la macchina e imbocca la statale per raggiungere chissà chi chissà dove. E non sono nemmeno il tipo che alle 2 e mezza di notte si mette davanti al computer a scrivere un post, ma tant'è.

L'amico Z si è improvvisato fotografo per un sito di un locale sulla spiaggia nella mia zona. Quando l'ho raggiunto non avevo capito bene di cosa si trattasse.

In pratica due ore sono trascorse nel tentativo di mettere insieme 70 foto da presentare sul sito. Quando ho iniziato a seguirlo ignoravo completamente che il lavoro consistesse nel fermare chicchessia per chiedere una foto e sentirsi mandare velatamente a quel paese poichè scambiati per il maniaco di turno.

Dopo una serie di più o meno malcelati insulti e km percorsi nel tentativo di non perderlo tra la folla... bam! Tra tante persone è difficile soffermarsi sui volti, eppure la presenza di chi ha condiviso qualcosa come otto anni con te viene avvertita: da un gesto, un movimento, un particolare, qualsiasi cosa può far scattare la molla. Ho fatto in tempo a vedere l'amico Z fiondarsi sul gruppo di donzelle e urlare: "Scappa!!!" spaventandolo a morte. "Perchè??"

Squadrone punitivo. Ma porca puzzola, che sfiga.

A: il torcicollo non aiuta a mimetizzarsi adeguatamente tra la folla.
B: avere la bella idea di entrare in pista per scattare foto proprio mentre parte "Galvanize" dei Chemical Brothers e avere la stessa mobilità di un Lego è molto pericoloso.
C: avere un amico maniaco che corre dietro a tutto ciò che ha vaghe sembianze femminili  armato di macchina fotografico è ancora più pericoloso.
D: se il tuo amico maniaco finisce involontariamente in mezzo ad un gruppo di ragazze veramente pericoloso allora conviene darsi alla fuga!

Queste sono le serate che mettono in luce la distanza. Quanto sono lontana dal resto del mondo? Perchè chi è cresciuto con me è riuscito in qualche modo ad armonizzarsi con il quadro ed io invece rimango solo un'antiestetica macchia? Tutta quella gente che non conosco mi fa capire che non so far parte del gioco. E quella persona che invece conosco mi fa capire che sono troppo distante da tutto. Persino da me.

Amica X: in viaggio verso le lande desolate in compagnia di una farmacista paranoica e di due bambini bielorussi da accudire. Negli ultimi due mesi devo averla vista sì e no 6 o 7 volte.

Amica Y: inscindibile dal suo ragazzo, devo averla vista l'ultima volta due settimane fa. L'ultimo incontro da sole, senza la presenza dell'uomo-ombra, risale a maggio.

Amico K: praticamente vive in auto, in giro per la Romagna. In due mesi ci siamo visti una volta, alla festa di compleanno di Y, per il resto: desaparecido.

Amico Z: dopo gli innumerevoli tentativi di trovare un punto d'accordo sul fatto che lui è interessato a corteggiarmi e io non ho nessun interesse amoroso nei suoi confronti ho scoperto che sta cercando di consolarsi tampinando un gruppo di ragazze in Erasmus, e mi sembra il caso di lasciarlo in pace.

Aggiungendo che:

•  X, Y, Z e K meno hanno a che fare tra di loro e meglio stanno
• ho orari di lavoro veramente poco elastici
• non ho altri amici nel raggio di 40 km

la situazione non è delle più felici. Eh no. Rischio di finire a parlare con gli uccellini o abbracciata a qualche albero nella speranza che la sua corteccia rugosa possa donarmi un po' di calore.

Prospettiva allettante, non c'è che dire.

Cara la mia sottoscritta,

il concetto è in realtà molto semplice da comprendere anche per te che solitamente ignori ogni tipo di logica.

Date le seguenti premesse:

1. il torcicollo è doloroso.
2. farsi la ceretta è doloroso.

ne consegue che:

• farsi la ceretta con il torcicollo può essere ESTREMAMENTE doloroso.

Indi per cui smettila di lamentarti e vai a lavorare.

POSTILLA DELLE ORE 22,30

Non poter muovere il collo dolorante e parcheggiare in una strada senza uscita, dove l'unico modo per tornare indietro è cimentarsi in una lunga e difficile retromarcia, NON è un'azione intelligente.

Quel bastardo è sempre piuttosto puntuale. Si presenta sempre nei momenti migliori, ovvero quando le mie giornate consistono semplicemente di racconti su piaghe marcescenti, trovate folli dei miei genitori, trovate folli dei miei datori di lavoro, trovate folli di persone che si nutrono della loro stessa follia e ignorano il fatto che questa possa ferire altre persone sì folli ma con discrezione. Insomma, nei momenti di stress lui è lì a farmi la posta.

E così anche quest'anno l'herpes è tornato. 

Ma sì, tutto sommato mi dona. Mi dà un'aria più vissuta. Ciò che non capisco è perchè tutte le persone che mi vedono si sentono in dovere di farmelo notare. Lo indicano con il dito indice e pongono il quesito del secolo:

"Ma cosa hai fatto?"

Cosa ho fatto... eh... dunque vediamo:

• "è un tatuaggio ultima moda"
• "è stato un animale brutto e cattivo, stai attento perchè l'ho visto proprio ora dietro di te"
• "oh no... svengo..."
• "baciami baby, e lo scoprirai."

Quasi quasi comincio veramente a baciarli tutti, per punizione. Poi vediamo a chi sta meglio.