Sgosh!

Se qualcosa può andar male lo farà.

 

Messaggi di Luglio 2007

CINQUE STRANE ABITUDINI BIS

Post n°361 pubblicato il 11 Luglio 2007 da ausdauer
 

Ecco cosa succede ad essere blogger di vecchia data: le nuove leve non possono ricordare i miei primi post, ma solo la mia plurimanifestata propensione a non lasciarmi sfuggire alcuna catena. Pertanto mi ritrovo da giorni segnalazioni sul blog, in pvt, segnali di fumo e piccioni viaggiatori, che dicono più o meno questo: "sei stata nominata". Bavosamente mi precipito a vedere ed è sempre la stessa catena delle cinque strane abitiduni a chiamarmi a rapporto, che io avevo già raccolto a tempo debito nel mio 174esimo post. Come mai tutta questa gente ci tiene a conoscere le mie strane abitudini? E poi, come mai tutta questa gente sospetta che io ne abbia? La questione è controversa.

Tuttavia mi sento in dovere di trovarvene altre cinque, tanto per non deludere nessuno e sentirmi a posto con la coscienza, che è importante.

1bis) Mi depilo sempre prima il polpaccio destro, poi la coscia destra, comincio la coscia sinistra, la lascio a metà e continuo con il polpaccio sinistro. Come potrete intuire, la coscia sinistra rimane sempre un po' pelosa, ma l'incompiuto mi piace troppo per non applicarlo a qualsiasi cosa.

2bis) Prima di addormentarmi vado in bagno. Se non mi addormento immediatamente, ritorno in bagno. Se l'addormentamento tarda ulteriormente sento che mi scappa la pipì di nuovo e ritorno ancora in bagno. Addormentarsi di fianco a me è tra le cose più ardue che una persona possa tentare nella propria vita. E indovinate cosa faccio appena mi sveglio durante la notte?

3bis) D'estate non resisto alla tentazione di zigzagare tra i turisti che tentano gli attraversamenti pedonali sulle strisce, ricevendo non pochi accidenti.

4bis) Mentre parlo concitatamente spesso e volentieri compare una modalità di espressione vocale che il mio compagno di merende chiama amorevolmente "vocina imbecille", con la quale sfioro tonalità di voce a frequenze udibili solo dal popolo canino. Questa modalità tra l'altro è contagiosissima, perché per quanto l'interlocutore possa indignarsi di fronte ad una vocina da bambina un po' sciocca, gli verrà spontaneo riprodurla sempre più spesso fino a che non diverrà parte del suo patrimonio espressivo.

5bis) Quando mi dedico allo shopping selvaggio voglio essere da sola. Non voglio amiche appresso, non voglio familiari, non voglio incontrare nessuno che mi conosca. Non voglio consigli, non voglio chiacchiere, non voglio che mi si distolga nemmeno per un secondo dal compito. Voglio poter girare liberamente come un ebete attorno alle stesse cose finché esse non mi chiamano con il loro potere supremo convincendomi a comprarle, qualunque sia il tempo necessario.

Come potete notare, niente di particolarmente sconvolgente. Io rientro perfettamente nella norma, checché si possa pensare.

 
 
 

LUGLIO COL MALE CHE TI VOGLIO

Post n°360 pubblicato il 09 Luglio 2007 da ausdauer
 

Ecco perché ne ho piene le scatole di fare questo lavoro.

"Cosa vuol dire 'prezzo al giorno a persona'?"
(questi sono ottimi esercizi di uso del linguaggio)

"Cosa vuol dire 'una bottiglia di vino al giorno per camera'?"
"Significa che una bottiglia di vino al giorno è compresa nel prezzo."
"Non mi è chiara la cosa..."
"In che senso? O__o"
"Cioè, un bottiglia di vino al giorno a persona?"
"No, ho detto a camera."
"Ma se in camera ci sono 20 persone, ci date 20 bottiglie?"
"Ho detto A CAMERA. Non dipende dal numero delle persone che ci sono dentro."
"Sì, ma allora io non capisco, quante bottiglie posso bere allora???"
(Signora, se lei smettesse del tutto di bere, sarebbe veramente un bene per tutti.)

"Vorrei pagare il conto."
"L'orario di cassa è appeso qui."
"Qui dove?"
"Qui davanti ai Suoi occhi."
"Ma io sono vacanza, non guardo mica i cartelli."
(Spero di non incontrarla mai per la strada allora)

"Parliamo di alcuni dettagli importanti relativi al soggiorno.."
"Certo, mi dica pure..."
"In spiaggia c'è il tavolino da ping pong??"
(Ma tesoro mio, io ti sto rispondendo dalla reception di un albergo, vuoi che vada in spiaggia a dare un'occhiatina e poi torno?)

"Mi sa dire cosa intende per 'albergo direttamente sul mare'?"
"Significa che ci troviamo a pochi passi dallo stabilimento balneare, situato proprio davanti a noi."
"Ah, ma quindi c'è da camminare!"
(Pensava forse di gettarsi in acqua direttamente dal terrazzo???)

"Mi dispiace tanto non poter venire da voi quest'anno, ma il mio filippino si è ammalato."
"Capisco, mi dispiace."
"E poi mi è morto il cane..."
"Oh, no, che peccato."
"E non sto bene per niente... ho appena finito di curare una cistite che non le dico."
(Ecco appunto, non me lo dica.)

Email ricevuta "Gentili Signori, ho letto su un sito che accettate i cani. Mi interessa sapere come siete organizzati per il soggiorno degli animali. Siamo due persone più il nostro cane, ma mi interessa che il cane possa stare bene."
(I cani dormono in stanza matrimoniale e mangiano in sala da pranzo cibandosi direttamente da ciotole d'argento. Le persone non possono entrare in sala da pranzo, ma possono dormire ai piedi del letto, se il cane lo consente naturalmente).

Email ricevuta: "ò spedito il fax, l'avete ricevuto??"
()

Ora si capisce meglio il perché del box sopra, suppongo.

 
 
 

SEGNI INEQUIVOCABILI

Post n°359 pubblicato il 05 Luglio 2007 da ausdauer
 

L'altro giorno (aiuterebbe nella comprensione recitarlo con l'accento e l'enfasi di Natalino Balasso) me ne stavo piantata dinnanzi allo specchio con la matita nera da far scivolare sapientemente all'interno dell'occhio, preoccupata come sempre di non conficcarmi la punta nell'iride in preda al delirium tremens (in quanto semi-astemia, l'astinenza è da intendersi "da cappelletto"), quando ho messo a fuoco un segno inequivocabile: la ruga sotto l'occhio destro. Incredula e alquanto tramortita, mi sono allontanata balzellon balzelloni dallo spietato oggetto del Demonio scongiurando con riti apotropaici di varia natura, ma cinque minuti dopo la ruga c'era ancora e si beava in tutta la sua profondità epidermica. I segnali, devo ammettere, c'erano già da tempo tutti, ma un conto è avvertirne un vago presentimento e un altro è trovarsi di fronte alla cruda realtà poco prima di andare al lavoro. E così tutto è venuto alla luce in un susseguirsi angoscioso di rappresentazioni mentali di quelli che, ahimé, avrebbero dovuto essere i miei campanellini d'allarme.

- Quando parlo con la generazione di mio fratello dico spesso "ai miei tempi non funzionava così" alzando il dito e gli occhi al cielo invocando il perdono divino per queste anime dannate.

- Quando vagolo per la Ridente Cittadina in sella alla mia fida bicicletta comincio a tremare come una foglia ogni volta che un mezzo motorizzato mi passa vicino. Mi fermo ogni volta che devo attraversare, ho il terrore di autobus e furgoni e le biciclette elettriche mi sembrano veicoli fantascientifici.

- Se non dormo almeno otto ore sono tanto irriconoscibile quanto insopportabile (questo a dire il vero mi rappresentava già a 18 anni, ma ora finalmente posso dare la colpa all'età).

- Detesto le discoteche tunz tunz, perché mi fanno fischiare le orecchie e soprattutto, aprono a mezzanotte, orario in cui esigo essere nel mio letto già da tempo.

- Detesto gli scooter, perché fanno troppo rumore e allertano i miei sensibili nervi.

- Giro costantemente con foulard e golfini d'emergenza, così da non farmi cogliere impreparata da venti improvvisamenti più freddi o impianti d'aria condizionata regolati a temperature antartiche, anche quando fuori il termometro segna 29 gradi, perché altrimenti mi ammalo.

- Non riesco più a digerire il cibo di Mc Dondald's.

- Mi ha colta la sindrome da Demi Moore e mi sono scelta un ragazzo più giovane.

- Riesco ad addormentarmi solo con i tappi alle orecchie, perché mi sveglia persino il soffiarsi il naso di mio fratello.

- Il film Titanic, che io ho visto in terza superiore, ha già 10 anni.

- Ai colloqui con i professori di mio fratello quindicenne, mi hanno chiesto se ero la madre.

- Se mi siedo a gambe incrociate per terra, devo chiamare l'ACI per riuscire a rialzarmi.

- Se non mi cospargo di crema idratante, ho la sensazione di sgretolarmi.

- Se metto su un cd di musica che a me sembra recente, mio fratello mi chiede che roba sia e scopro che quella musica passava in radio quando lui ancora non era nato.

- Ho visto il bambino malefico del mio primissimo anno da segretaria in un albergo: quello che dovevo aiutare a fare i compiti e che invece si faceva servire da me dell'acqua dal bar, per poi stramazzare al suolo schiumando dalla bocca tra le urla "questa donna mi ha avvelenatoooooo". L'ho visto alla guida di un'auto, avrà già finito le superiori.

- Quando vedo un bimbo piccolo, penso a come sarebbe averne uno mio.

E ora ho pure una ruga sotto l'occhio destro, non ci voleva. Sarà il caso che mi rimetta a studiare, che sento la mia memoria compremettersi ogni giorno di più.

 
 
 

I 5 FILM DELLA MIA VITA

Post n°358 pubblicato il 02 Luglio 2007 da ausdauer
 

Oddio, sapevo che prima o poi sarebbe successo. La catena dei film mi ha girato sul collo per ben due volte, ma non mi coglie certo preparata, considerato che di film non sono affatto appassionata. E adesso???

La spada nella roccia
Semola è il classico ragazzino sfigatello che lavora per un padre e un fratello prepotenti e anche molto stupidi. Lo si nota anche solo dalle figure: mentre il padre e il fratello sono disegnati belli pasciuti e con numerose cosce di pollo che escono loro dalla bocca, Semola ha due gambine secche secche e non fa altro che correre per dimostrare la sua devozione. Corri Semola, corri. Ma un bel giorno incontra Mago Merlino, e la sua vita prende una piega tale per cui, improvvisamente, diventerà re, riscattandosi dalle ingiustizie di un'infanzia trascorsa a lavare pentole.

Credo sia il mio "film" natalizio per eccellenza. Lo hanno proposto talmente tante volte alla RAI alla vigilia o il giorno di Natale, che quando non lo fanno vorrei tanto scrivere una vibrante lettera di protesta che manifesti tutto il mio disappunto. Per fortuna non sono ancora a questi livelli di malattia mentale.

I Goonies
Un gruppo di ragazzini, in visita clandestina alla soffitta di uno di loro, dopo aver rovinato un numero inquietante di antichità in essa contenute, trovano una mappa. Essendo tutti prossimi allo sfratto generale del quartiere, decidono (più o meno volontariamente) di andare a cercare il tesoro. Guarda caso, l'entrata del tunnel segreto, si trova all'interno di un vecchio ristorante in cui sono nascosti i terribili componenti de "La banda Fratelli", che rapiranno uno di loro e si faranno raccontare la storia della mappa. L'inseguimento, l'avventura, il continuo approssimarsi dei loro desiderio, tengono in piedi una storia per ragazzini il cui esito è praticamente scontato.

Da quando avevo 8 anni avrò visto questo film decine e decine di volte. L'ultima volta che l'ho guardato, tra l'altro, mi ha decisamente portato fortuna.

Vento di passioni
L'esistenza tranquilla famiglia composta da tre baldi giovini e dal loro rispettabile padre, abitante in una casetta sperduta chissà dove, viene sconvolta dall'arrivo della fidanzata di uno di questi. Una bella ragazza educata e dalla risatina civettuola, che immediatamente conquista ognuno dei tre fratelli. Quando il fidanzato muore, lei finisce tra le braccia del fratello selvaggio, che dopo averla compromessa in un amore selvaggio, deciderà di darsela a gambe per ritrovare un se stesso perso chissà dove. Mentre lei lo aspetta struggendosi d'amore, giustamente, si consola tra le braccia dell'ultimo fratello rimasto, che si offre di sposarla e renderla una donna rispettabile. Ma il suo vero amore non tornerà mai con lei, anzi, si sposerà e costruirà una famiglia felice con la ragazzina che gli strigliava i cavalli, che al suo ritorno è invece diventata una donna affascinante. Mi sarei aspettata che alla fine la dolce fanciulla si facesse ingravidare dal padre dei suoi amanti, ma forse chiedevo troppo. La storia finirà comunque  tragicamente per tutti, ma i prati saranno sempre verdi e i paesaggi altamente suggestivi.

La prima volta che l'ho visto ero a scuola, nell'ora di inglese, e nello sforzo di tradurre le varie battute, non capii nulla. Ormai, a forza di riguardarlo, credo di aver capito che la donnina era sì tanto infelice, ma anche un po' zoccola.

Il giardino segreto
Mary è una bambina orfana che viene spedita dall'India a vivere con uno zio pressoché inesistente, in quanto perennemente in viaggio nel tentativo di lenire il dolore per la moglie morta cadendo dall'altalena del suo bel giardino. Mary scopre sia l'esistenza di un cugino recluso, ritenuto malato e da sempre viziato all'inverosimile, sia quella del giardino segreto. La ragazzina si dedicherà al giardino tanto che a primavera sbocceranno tanti fiori, il cugino guarirà dalla malattia immaginaria e lo zio tornerà a sorridere.

Io mi sono sempre chiesta: come diavolo si fa a morire cadendo da un'altalena?? Se non è sfiga questa...

Titanic
Il Titanic è la nave più bella e sicura mai costruita al mondo, tanto che affonderà al terzo giorno di navigazione dopo essersi schiantata contro un iceberg. Nonostante ciò, il giovane e squattrinato Jack, avrà giusto il tempo di conquistare la ricca e infelice (e pure fidanzata) Rose, salvandola dal suicidio, da un matrimonio sbagliato e successivamente anche dalla morte per assideramento, sacrificando la sua stessa vita in nome dell'amore per lei.
Rose, ormai centenaria, racconterà tutta la storia in seguito al ritrovamente del "Cuore dell'oceano", un prezioso diamante regalatole dal suo ex fidanzato e affondato con il Titanic e tutti i suoi ricordi.

Ho visto questo film numerose volte in italiano, diverse volte in inglese, l'ho riguardato con tutti i commenti del regista e degli addetti ai lavori, inoltre mi sono documentata a lungo sulla vera storia del Titanic. Tanto la sapevate già che io non sono normale, no?

 
 
 
 
 

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