Cignofiore

" Il viaggio del sogno ": pensieri per Tazio Facchini


Il sogno di Tazio continua e si snoda in ogni gesto sicuro, veloce,sensibile, sulle superfici che accoglie e avvolge. Le linee che attraversano il suo sogno, sono il vortice infinito che si slancia verso un altrove senza un orizzonte e non raggiunge una tana sicura, e` il regno dello spazio indefinito, dove ogni piu` piccola particella di luce evolve nella sua dimensione piu` intima eppure cosi` forte. Decisa e onesta. E` un sogno che arriva a sfiorare pensieri lontani e idee remote: le avvolge e le contorce, annodandole l'una sull'altra in una specie di spazio dove il silenzio fa da cornice ad un palco di cori multicolo-ri e attori colti nell'impresa del vivere, con gli occhi aperti verso l'alto. E` l'impresa di questa scena che ci assiste in ogni singolo istante e che rende colore in movimento le tracce di un ricordo. La forma immaginata di Tazio continua a ruotare come su una giostra, e porta con se` tutta l'accurata tecnica delle sue mani e tutto il suo sguardo poetico e geniale che e` spirito nelle sue dita. Lo sguardo dell'artista e` uno specchio fantasioso senza riserve, abbraccia i riflessi piu` lontani e quelli piu` vicini...e` un abbraccio intenso che e` fuori dal mondo e dentro il mondo. Una sinfonia in lontananza che quando s'avvicina esplode vorticosa e che mescola ogni pezzo di noi che, immobili, forse ne siamo parte...parte della musica contorta e riflessiva, in un inpiegabile salto verso divine dimore e fuochi perduti, verso , verso scintille accese e boschi che ci parlano. Noi siamo i fantasmi (buoni e cattivi) di questo teatro immaginario, dove Tazio, con la sua opera sensibile e materica, ci rapisce i sensi e ci avvolge in noi stessi, che siamo cosi` vicini alla nostra bellezza, ma che cerchiamo sempre un "oltre" troppo lontano per poter essere toccato. Il pensiero di Tazio si fa toccare. Innocente e forte scruta i dove piu` fantastici e ricerca una profonda e libera emozione. L'interiore della sua artre si affaccia sui simboli che lo circondano, sulla densita`dei colori e sugli slanci di una luce inaspettrata. L' inatteso giunge verso l'onirico, dando tono a voce e chiamando nomi. Il sogno di Tazio riesce a raggiungere i cieli piu` gialli e piu` viola e non si ferma mai. Anche da svegli il sogno continua il suo viaggio. Emanuela Cerutti; e pubblicato sul quotidiano ' La Voce di Mantova', in luglio 2010