Cignofiore

Storie di quotidiana immaginazione


"Le suggestioni fantastiche si srotolano e si arrotolano come una tela senza margini, per poi riavvolgersi di nuovo in forme dai contorni inspiegabili. Senza definizioni."                    Sono le opere di Tazio Facchini, artista sensibile e dal pensiero impetuoso, che attraverso le sue tele di varie dimensioni, narra le sue visioni dei rapporti umani...ci fa vedere come sente la voce della gente, ci mostra come si rinnovano con densita` inconscia i moti dell'animo: cosi` forti ma anche cosi` ricchi di follia inesplicabile e di contraddizioni. Niente e` come sembra nella pittura di Tazio, niente viene mostrato esplicitamente; tutto si fa intravedere e cede la possibilita` di lasciare scivolare lo sguardo sulle molteplici forme nate dall'intreccio di colate di colore, su grovigli di segni stesi con sicuro sforzo e bizzarra eleganza. L'artista esegue questo usando i materiali piu` disparati,trsportati con suggestione concreta in una dimensione piena di meccanismi indecifrabili, dove convivono talvolta, astrazione geometrica e figurazione, in una alternativa condizione spaziale. Tazio si getta a capofitto nel suo racconto pittorico, rompe gli schemi della narrazione logica con l'uso di una rappresentazione istintiva e gestuale, unica nella sua immediata decisione di stesura e nella sua ricerca interiore espressa, quasi come una riflessione che si evolve di istante in istante. Lo spazio diventa per Tazio la dimensione dell'attesa e la dimensione dell'azione, dove tutto puo` accadere attraverso scene fantastiche o dove tutto rimane una storia immobili evocata nella visione sognata, lontana come uno spirito e vicina come un bagliore improvviso. la frammentazione e la scomposizione delle forme che l'artista applica alla sua pittura, la sicurezza tecnica con cui s'inventa ogni volta un'entita`, e` un sincero modo per rincorrere la natura e i suoi tempi, per vivere l'emozione frenetica dell'istinto e la poesia composta dalla quotidianita` ponderata. Il tutto senza cercare un legame svelato con il reale. Un universo a strati di colore dove le superfici s'incastrano e dove tutto cio` che sta` dietro, puo` convivere anche con cio` che sta` davanti, in uno scontro di figure-creature-visioni. L'arte di Tazio Facchini e` un sogno trasfigurato che recita il suo racconto nell'ombra e nella luce, vicino al presente ma profondamente legato al passato da una fitta rete di anelli che perdono il loro suono nell'aria. La memoria e il ricordo si auto-proiattano fino a svilupparsi nel segno, nel giorno, nell'"oggi" che non possiamo evitare. Noi siamo costretti a salire alla finestra e a guardare fuori, anche se dalla nostra piccola realta` rassicurante, talvolta deludente e colma di aspettative, tutto sembra silenzioso e intoccabile. I colori di Tazio sembrano vivere questo silenzio nell'attesa che qualcosa arrivi, per poter fermare un istante, per congelare in un attimo la loro continua danza movimentata, forse una fuga, forse in salto d'arrivo. Gli incroci possono coesistere se ben incastrati con saggia armonia. L'arte di Tazio Facchini e` un viaggio nella sua poesia interiore, nell'assurdo movimento vitale che appartiene ai suoi pensieri e alla sua ricchissima immaginazione, preziosa ancora e rara follia dai contorni misteriosi. Molti interrogativi e molti slanci che non vogliono trovare definizione, perche` vivono sperando la pace, raccontandosi storie nella loro pura natura, lirica e intima. Emanuela Cerutti, grafica professionista, pittrice e poetessa, fotografa. Testo da me fatto pubblicare sul quotidiano "La voce di Mantova" in ott. 2010.