Cignofiore

La pittura di Facchini, tra terra e fiume...


... Ho conosciuto Tazio nel fermento creativo ma anche caotico degl'anni '60. Quasi coetanei e compaesani, ci legava la passione per la musica, nel mio caso, e per l'arte in generale, nel suo. Poi, l'interesse di Tazio per il movimento Dada e per la Pop-Art di Andy Warhol sfocio` nei primi esperimenti di disegno e di pittura astratta, quasi cosmica. Di quei primissimi momenti ho ancora uno dei suoi primi lavori..., e ricordo gli esperimenti coi colori e i graffi di pennino o penna nella comune artistica di Mantova. E poi il viaggio a Milano, nella redazione di 'Re Nudo', per far vedere suoi lavori, che gli valse l'onore di una copertina, nel '78....Egli non poteva vivere una vita che non fosse la Via, la sua. Ognuno a un certo punto della propria vita ha, seppue magari per un attimo solo, la sensazione netta di cio` che desidera fare o essere. Poi, e` chiaro, che non e` facile eludere le circostanze, i legami, il tessuto sociale, e si finisce per mediare. Ma per Tazio non e` stato cosi`. Il suo era ed e` un viaggio all' interno di se` stesso, la penna e il pennello sono stati il tramite per andare oltre i territori del conformismo nell'arte e nella societa`, e liberare cosi` l'immaginazione che ha contraddistinto il suo cammino, probabilmente stimolata dalle esperienze vissute anche nei lunghi percorsi all'estero aggiornativi in tutti gli anni '70. Da allora , Tazio, ha mantenuto i suoi propositi con dignita`, sapienza e rigore spirituale. Una disciplina che l'ha fatto crescere artisticamente, affrontando temi ed esplorando stili, facendo mostre, scrivendo testi e ottenendo riconoscimenti. La sua vita artistica e` una parte consistente di cio` che egli e`... Giuseppe Moretti 2008, direttore produttore dell'internazionale semestrale naturalista bioregionale "Lato selvatico'. Testo da me fatto pubblicare su " La Voce di Mantova" , dicembre 2008.