IL CARTOLIBRATEO

C'era una volta la fune - il Palorcio.


Tratto da wikipedia:Il palorcio un tipo di impianto di trasporto a fune di tipo estremamente semplificato, molto simile ad una teleferica. Nella sua semplicità si può considerare l'antenato di tutti i sistemi di funivia aerea. In Svizzera italiana viene chiamato filo a sbalzo.Il palorcio, termine la cui etimologia rimanda al greco párolkos, è costituito essenzialmente di una fune stesa tra due punti di attacco, posti a differente altezza, sulla quale viene fatto scendere per gravità, mediante carrucole, un contenitore o un piano di carico.Per essere definito palorcio è essenziale che l'impianto sia a semplice filo e senza sostegni intermedi. Può essere di qualunque lunghezza e per carichi non superiori a 50 kg o, se la fune è metallica, di 100 kg.Viene utilizzato per lo spostamento a valle di legna o di altri prodotti agricoli e forestali dell'economia della montagna; non deve avere alcun tipo di motorizzazione e deve trasportare un solo carico per volta.La provincia di Verbano Cusio Ossola, di cui ho sempre fieramente ignorato l'esistenza, prevede che la documentazione da consegnare per mettere in esercizio un palorcio sia:Parte Amministrativa (in 2 copie):la domanda per l’autorizzazione alla costruzione ed all’esercizio dell’impianto, redatta in bollo, più copia in carta libera, diretta:* al Sindaco del Comune nel caso in cui l’impianto sia sito integralmente nel territorio dello stesso Comune* al Presidente della Giunta Provinciale se l’impianto interessa i territori di più Comuni di una stessa Provincia* al Presidente della Giunta Provinciale nel cui territorio in modo prevalente si svolge l’impianto, se l’impianto interessa Comuni di diverse ProvinceParte Tecnica (in 3 copie): firmata da un ingegnere o da un architetto o da un Dottore Agronomo o da un Geometra o da un Perito, abilitati alla professione ed esperti del settore, deve essere diretta:* al Sindaco del Comune nel caso in cui l’impianto sia sito integralmente nel territorio dello stesso Comune* al Presidente della Giunta Provinciale se l’impianto interessa i territori di più Comuni di una stessa Provincia* al Presidente della Giunta Provinciale nel cui territorio in modo prevalente si svolge l’impianto, se l’impianto interessa Comuni di diverse ProvinceE’ formata da:1.Progetto esecutivo2. Progetto dei particolari costruttivi3. Dichiarazione del ProgettistaEntrambi i progetti devono essere firmati da un Ingegnere o da un Architetto o da un Dottore Agronomo o da un Geometra o da un Perito, abilitati alla professione ed esperti del settore. Quanto sopra mi sembrava doveroso precisarlo per non essere tacciato di superficialità.