IL CARTOLIBRATEO

POST DI STAGIONE (RICICLATO DAL 2009 E AGGIORNATO)


Per chi non lo sapesse (credo tutti): lo sconto applicato dagli editori ai librai sui libri di testo è del 18% (decimale + decimale -), e le spese di trasporto sono a carico del libraio. Se consideriamo  gli ipermercati applicano ai clienti sconti del 10-15% (sapete benissimo che gli iper quei soldi li recuperano in altri modi), per lavorare gran parte di librai deve applicare lo sconto del 10%. A questo punto rimane l'8%, da cui detrarre le spese di trasporto che incidono almeno per un 2%. Rimane il 6% AL LORDO DI TUTTE LE SPESE E TASSE.  Inevitabile una certa percentuale di reso, che viene cambiata dagli editori spesso con materiale invendibile dato con sconti da fame. Poi ci sono le spese vive (software, personale ecc). Un'ipotesi ottimistica lascia il 4-5% di margine, al lordo delle tasse. Siamo ottimisti? Alla fine, senza considerare le spese fisse, rimane circa il 3%. Una libreria medio-grande fa 100.000 euro di vendita. Il guadagno pulito non può, di conseguenza, superare i 3 o 4000 euro, per una stagione di lavoro. Mi astengo da commenti. Non meravigliamoci se le librerie chiudono una dopo l'altra. Tutto questo per un solo motivo: se un mio cliente dovesse leggere questo post, per favore non mi chieda sconti extra, non potrei farglieli. Piuttosto vada all'iper, mi conviene.Questo post è stato scritto nel 2009, l'ho solo aggiornato, perché nel frattempo la percentuale di sconto che ci riconoscono gli editori è calata di un altro punto.