IL CARTOLIBRATEO

FALSOSTIPE'S STORY & GLORY PARTE 178/I DI 180 CIRCA


Il biografo ufficiale, nonché chitarrista, della Falsostipe blues band mi ha finalmente inviato una (o meglio, mezza) nuova puntatadella attesissima e leggendaria - ma non per questo meno vera - saga "Falsostipe's Story & Glory". Per chi non volesse perdersi gli altri episodi finora pubblicati, non vi posto i links perché non ne ho voglia; andate qui a destra, cliccate su "vedi tutti i tags" e cercate, fra gli innumerevoli motivi di riflessione che vi fornisce gratuitamente questo bog, la voce "falsostipe". Ecco qua: Dopo la recentissima pubblicazione della seconda parte della gloriosissima epopea del leggendario gruppo musicale Falsostipe spa ci vediamo costretti a fare un balzo in avanti di parecchi anni (eh sì, l’attualità rivendica sempre i propri diritti) saltare qualche puntata e raccontarvi le ultime vicissitudini (e che vicissitudini!) della band più famosa di tutti i tempi. Tutti i media ormai ne parlano, ma vogliamo raccontarvi i fatti come esattamente accaduti.Sì, il vostro cartolibrateo preferito ed eccellente batterista della band, dopo una profonda e sofferta crisi esistenziale, si era deciso ad avanzare la propria candidatura al Conclave per l’elezione a Papa. Battezzato e cresimato ancora in giovine età, gli mancava solo l’ordinazione a sacerdote ed almeno 5 anni di esercizio delle proprie funzioni per poter avere le carte in regola per l’eventuale elevazione al soglio pontificio. Le potenti conoscenze dell’entourage della band riuscivano quindi a… taroccare qualche scartoffia ed ecco il Nostro pronto per la partecipazione all’imminente elezione. Fatto si è che, ingolosito da cotanto potere, anche il bassista del gruppo (figura occulta ma di primissimo piano dell’intelligentia ecclesiale nonché fine dicitore) decide di seguire il Pian. Solito taroccamento di carte e… pronti-via: due membri del Falsostipe infilati nella Cappella Sistina per il colpaccio. Il Pian entra subito il primo giorno, il bassista per improrogabili impegni di lavoro annuncia la sua presenza per il giorno successivo. Conditio sine qua non: la stufa per le fumate deve però essere quella usata dalla band ai famosi Castelbarco Farm Studios, in quanto giudicata affidabile e poi, porca vacca, una scaldatina in più in un ambiente così ampio mica fa male (pensate che vengono attribuite alla suddetta stufa grosse responsabilità sul cambiamentodel clima del nostro pianeta. Troppo potente. L’ha detto anche Giacobbo). Il collegio dei Cardinali accetta dopo lunghe discussioni l’imposizione e il Pian entra nella Cappella con carrettino e stufa (rigorosamente catalitica). E il bassista fine dicitore? Arriva il giorno dopo (il 13 Marzo) con la sua Rav4 ma ecco il primo problema: il parcheggio (siamo a Roma, cosa si credeva?). E quindi dove ti piazza il mezzo bel bello? Ma che domande: davanti alla Cappella Sistina, pagando regolarmente il parcometro nelle mani delle Guardie Svizzere…. Continua….. 
 (la foto è rigorosamente d'epoca)