IL CARTOLIBRATEO

PIAN DE LOA (STACCATO)


L'amico champ&polp si chiede cosa significhi il mio nick, e lo accontento volentieri. E' anche facile scoprirlo, è sufficiente scriverlo staccato e cercarlo su google. Ma se volete una bella foto di Pian de Loa, la vedete in alto a destra, l'ho scattata io l'anno scorso. E' o non è un posto meraviglioso? La baracca la usano i pastori durante la transumanza, poche settimane all'anno. Saranno una dozzina di metri quadri, è la tipica baracca da pastori, all'interno c'è un piccolo lavello, un fornello, un tavolo con la panca attorno, e sopra al tavolo c'è un piccolo soppalco per dormire. Una volta il comune dava in affitto la baracca a chi la volesse, a prezzo modico, con contratti di due o tre anni. Ci si poteva andare a mangiare o fare quello che si voleva, ma quando ne aveva bisogno un pastore bisognava lasciargliela. Di solito la affittavano dei ragazzi che poi la usavano per andare a fare qualche grigliata e bevuta, o semplicemente per avere un posto dove trombare in pace. Per qualche anno l'ha avuta un mio amico, avevamo 18\20 anni, e ci si andava spesso in compagnia a mangiare e bere. Qualcuno magari trombava anche, ma ovviamente erano sempre gli altri...Però ho dei bellissimi ricordi di quel posto, delle bellissime storie di amicizia, che chissà perché riescono meglio davanti a un fuoco.Unico problema: se vi capita di andarci e vi viene voglia di mettere giù una coperta lì davanti, state bene attenti: Una volta, tolta la coperta, abbiamo visto non una, ma 4 o 5 vipere schizzare via. A volte mi chiedo ancora come sia possibile che nessuno sia mai stato morso. Ma la cosa che ricordo più nitidamente di quel posto sono il buoio e il silenzio della notte. Per arrivarci si prende una stradina che si stacca dalla statale, si fanno un paio di chilometri, poi si fanno 7-800 metri a piedi. Mi è capitato di tornare alla macchina al buio più completo, senza la luna, guidato solo dal chiarore misterioso delle montagne. Un'esperienza che tutti dovrebbero fare, quella del bosco di notte. Insieme a quella del bagno nel torrente.E oggi, alla faccia vostra, Supergina mi ha invitato a mangiare i suoi mitici e ineguagliabili tortelli di zucca. Tié!!!