Non mi crederete, ma anche il vecchio Pian ha, ogni tanto (diciamo una volta all'anno) un weekend libero. L'ultimo, del primo maggio, è durato addirittura due giorni e mezzo e, secondo voi, dove potevo andare? Ma è ovvio, nella città del festival del lenzuolo, no? Altrettanto ovvio che lo scopo del viaggio non fosse tanto la visita al famoso lenzuolo, ma sarebbe stato fare la conoscenza dell'amica di blog Poison. Sempre più ovviamente, alla fine non l'ho nemmeno vista...vabbè, ma lo scopo del post era farvi conoscere la splendida città di Torino, per cui eccone qua gli scorci più significativi.Non si può che cominciare da questo, che, per chi non lo sapesse, è un lenzuolo con delle strane macchie, che si dice sia servito per coprire un cadavere 2000 anni fa. La gente faceva delle ore di coda e per di più pagava tre euri per vederlo, e poi raccontare a tutti i cugini che aveva visto il lenzuolo fatato. Questa è l'unica foto non mia, perché non avevo i tre euri.
LA GUIDA DEFINITIVA DI TORINO
Non mi crederete, ma anche il vecchio Pian ha, ogni tanto (diciamo una volta all'anno) un weekend libero. L'ultimo, del primo maggio, è durato addirittura due giorni e mezzo e, secondo voi, dove potevo andare? Ma è ovvio, nella città del festival del lenzuolo, no? Altrettanto ovvio che lo scopo del viaggio non fosse tanto la visita al famoso lenzuolo, ma sarebbe stato fare la conoscenza dell'amica di blog Poison. Sempre più ovviamente, alla fine non l'ho nemmeno vista...vabbè, ma lo scopo del post era farvi conoscere la splendida città di Torino, per cui eccone qua gli scorci più significativi.Non si può che cominciare da questo, che, per chi non lo sapesse, è un lenzuolo con delle strane macchie, che si dice sia servito per coprire un cadavere 2000 anni fa. La gente faceva delle ore di coda e per di più pagava tre euri per vederlo, e poi raccontare a tutti i cugini che aveva visto il lenzuolo fatato. Questa è l'unica foto non mia, perché non avevo i tre euri.