dicevo, ve li ricordate i passaggi a livello, che adesso non esistono quasi più? Io ho il dubbio che ne siano rimasti solo due in tutto il mondo, e sono in due delle 5 entrate della mia città. Lungo la strada per il mare ce n'erano parecchi, e non è come adesso che stanno chiusi due minuti, allora si stava dei quarti d'ora così, persi in mezzo alla campagna. Intanto i bambini facevano pipì in mezzo agli alberi, e gli adulti socializzavano un po'. Dopo una decina di passaggi a livello arrivavamo alle porte di Ferrara, e ormai era venuta l'ora di pranzo. Ci fermavamo in una di quelle meravigliose trattorie di una volta, quelle che si trovavano sulle statali a intervalli più o meno regolari. In pratica, invece di mangiare un rustico, un fattoria o un positano in autogrill in piedi in mezzo ad altra gente nervosa e accaldata, si mangiava un risotto con la salsiccia, o con le rane, seduti all'ombra sotto le frasche. Con tutta calma si ripartiva attorno alle 3, anche 3 e mezza perché magari faceva un po' meno caldo. Dopo un'eternità si incominciavano a vedere le prime indicazioni per i lidi, e - cazzo - allora sì, che ci si sentiva al mare, e tutti i bambini cercavano di vederlo all'orizzonte. Insomma, prima di sera invadevamo la pensione Tiberti. Ricordi di quella pensione? Alcuni sparsi: le camere con 3 o 4 letti, il bagno in comune ogni 6 o 7 camere. Vabbè, fermi là, in questo preciso istante mi è arrivato l'aggiornamento del programma per i libri di testo. La prossima puntata sarà a ottobrenovembre.
PENSIONE TIBERTI, KADETT E STATALI DESERTE 3
dicevo, ve li ricordate i passaggi a livello, che adesso non esistono quasi più? Io ho il dubbio che ne siano rimasti solo due in tutto il mondo, e sono in due delle 5 entrate della mia città. Lungo la strada per il mare ce n'erano parecchi, e non è come adesso che stanno chiusi due minuti, allora si stava dei quarti d'ora così, persi in mezzo alla campagna. Intanto i bambini facevano pipì in mezzo agli alberi, e gli adulti socializzavano un po'. Dopo una decina di passaggi a livello arrivavamo alle porte di Ferrara, e ormai era venuta l'ora di pranzo. Ci fermavamo in una di quelle meravigliose trattorie di una volta, quelle che si trovavano sulle statali a intervalli più o meno regolari. In pratica, invece di mangiare un rustico, un fattoria o un positano in autogrill in piedi in mezzo ad altra gente nervosa e accaldata, si mangiava un risotto con la salsiccia, o con le rane, seduti all'ombra sotto le frasche. Con tutta calma si ripartiva attorno alle 3, anche 3 e mezza perché magari faceva un po' meno caldo. Dopo un'eternità si incominciavano a vedere le prime indicazioni per i lidi, e - cazzo - allora sì, che ci si sentiva al mare, e tutti i bambini cercavano di vederlo all'orizzonte. Insomma, prima di sera invadevamo la pensione Tiberti. Ricordi di quella pensione? Alcuni sparsi: le camere con 3 o 4 letti, il bagno in comune ogni 6 o 7 camere. Vabbè, fermi là, in questo preciso istante mi è arrivato l'aggiornamento del programma per i libri di testo. La prossima puntata sarà a ottobrenovembre.