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Creato da pierluigi007 il 04/12/2008

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Gallardo S.L.

Post n°3 pubblicato il 05 Dicembre 2008 da pierluigi007
 

Di questa edizione limitata, presentata nel 2007 e che ha l'obiettivo di rappresentare l'esclusiva sportività del Costruttore emiliano, ne verranno prodotte solamente 350 esemplari. La denominazione “Superleggera” non è di certo casuale, essendo la diminuzione di peso una delle caratteristiche principali di questa esclusiva versione: la massa totale dell'auto scende qui a 1.420 kg, ovvero 100 kg in meno rispetto alla Gallardo di serie. La meccanica è rimasta la stessa della sorella meno esclusiva, anche se il 10 cilindri a V di 90° da 4.981 cc eroga ora 530 cv a 8.000 giri, 10 cv in più rispetto alla versione normale. Esteticamente sfoggia cerchi multirazza "Scopius" e un vistoso spoiler posteriore. Per quanto riguarda gli interni, abbonda la fibra di carbonio per sedili, plancia e tunnel; il volante in pelle scamosciata, il cambio manuale E-gear semiautomatico, il pacchetto sport per gli ammortizatori e gli pneumatici pirelli Pzero corsa sono di serie. La Gallardo Superleggera, dunque, diventa sulla carta la sportiva più veloce della categoria, con uno scatto da 0 a 100 km/h dichiarato in appena 3,8 secondi (0,3 in meno della Gallardo “normale”) e più di 315 km/h di velocità massima. La vettura è disponibile in quattro colori senza sovrapprezzo: Giallo Midas, Arancio Borealis, Grigio Telesto e Nero Noctis. Per avere uno dei 350 esemplari di Lamborghini Gallardo Superleggera sono necessari 189.331 Euro (nel momento dell'uscita in produzione), un prezzo superiore del 20% in più rispetto a quello normale. Nel marzo 2008 questa vettura esce di produzione: solo 172 esemplari sono usciti dalla fabbrica invece che i 350 previsti.

Versione shin Coupé:

  • Velocità massima: 310 km/h
  • 0 - 100 km/h: 4,1 secondi
  • 0 - 200 km/h: 14,5 secondi
  • 400 metri: 12,2 secondi con uscita a 196 km/h

Versione Spyder:

  • Velocità massima: 307km/h (capote aperta) - 314km/h (capote chiusa)
  • 0 - 100 km/h: 4,3 secondi

 
 
 

Lotus exigerear

Post n°2 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da pierluigi007

Ecco la nuova Exige S Gt4 allestita da PB racing

Del suo impegno in classe GT4 proprio su una Lotus, ma ora il pilota Stefano D’Aste ha fatto ancora di più, e con la sua sua officina atelier - la PB Racing - ha realizzato e consegnato nei giorni scorsi la prima Lotus Exige S GT4 per volontà di ignoto acquirente arabo: vero gioiello su base Lotus Exige S pensato per correre nella sempre più combattuta classe “4″.

Un mezzo che la preparatissima officina lombarda ha allestito in oltre due mesi e mezzo con la ferma volontà di creare un auto dalle caratteristiche estreme. Missione compiuta a quanto pare, visto che la Exige è passata dai 935 kg iniziali ai 780 kg di questa versione GT4 che fa grande uso di componenti in carbonio e carbon kevlar.

Ma le chicche non finiscono così, visto che anche particolari come lo scarico sono stati rifatti ad hoc - ora è in leggero titanio - ed il motore ha subito un incremento di potenza di ben 85 cavalli passando dai 220 di serie ai 305 attuali.

Il tutto grazie ad un lungo e sapiente lavoro da parte di Stefano d’Aste ed i suoi tecnici, che hanno concentrato i loro sforzi sulla mappatura della centralina, su scarichi, iniettori, pompa benzina ed
intercooler; per poi intervenire anche all’alleggerimento di volano e frizione.

Ma la lista degli interventi comprende anche quelli che hanno assicurato un maggiore raffreddamento dell’olio motore, ottenuto grazie a specifici radiatori e scambiatori di calore acqua e olio; e con una massa radiante in alluminio molto più grande dell’originale per quanto riguarda il radiatore dell’acqua.

Ma non solo, visto che per il raffreddamento dell’olio del cambio e differenziale è stata installata una pompa elettrica da 60L ora e radiatore in alluminio, e per l’intercooler un serbatoio acqua da 5 litri e due iniettori che spruzzano ad intermittenza regolare proprio sull’intercooler.

I primi passi del bolide “targato PB Racing” sono avvenuti lo scorso 11 Ottobre, direttamente sul circuito del Dubai, e Stefano d’Aste ha manifestato tutta la sua soddisfazione alla presentazione della vettura: “Abbiamo realizzato davvero un ottimo progetto in tempi davvero brevi. Il nostro cliente aveva l’esigenza di avere la vettura rapidamente e quindi i miei ragazzi hanno lavorato alacremente per rispettare i termini. ”.

Ne è uscito davvero un gran bel progetto, con risultati davvero sorprendenti come l’incremento di potenza ed il peso molto contenuto. Ora sarà la pista a dare i responsi, ma già dai primi giri abbiamo avuto un’ottima impressione

E, aggiungiamo noi, chissà che Lotus non apprezzi anche lei l’opera…!

Lotus Exige PB GT4 - Scheda tecnica:

Wheelbase 2300 mm
Track Front 1457 mm.
Rear 1507 mm.
Lenght 3797 mm.
Width 1727 mm.
Height 1163 mm.
Length Wheelbase ratio 1.65
Gound Clearance 130 mm.
Weight 780 kg.
Weight distribution 40% front
Fuel Capacity 75 litres
ENGINE
Bore x stroke 82.00 mm. X 85 mm.
Cylinders 4
Displacement 1.8 litre – 1796 cc
Type DOHC – WT.LI
4 valves per cylinder
16 valves total
CONSTRUCTION
Sump DRY sumped (carter secco)
Compression ratio 11.50.1
FUEL SISTEM
Maximum power 305 PS @ 7800 rpm
Maximum torque 275.0 Nm @ 5500 rpm
Maximum rpm 8000
Manufacturer Toyota
Code 2ZZ – GE
Main bearings 5
Coolant Water
Bore/stroke ratio 0.96
Unitary capacity 449 cc/cylinder
Aspiration S/Charged
Compression Type EATON M62
Intercooler Alluminium + water injection
0-60 mph 3.60 sec
0-100 kmh 3.80 sec
Top speed 258 km

 
 
 

Post N° 1

Post n°1 pubblicato il 04 Dicembre 2008 da pierluigi007

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Uragano è un nome che evoca una potenza quasi senza limiti. Associare una denominazione simile ad una supercar è abbastanza istintivo, purché la vettura presenti caratteristiche all'altezza dell'evento atmosferico evocato. Di certo, dunque, è adattissimo alla straordinaria vettura realizzata in quel di Fontanelice, in provincia di Bologna, nell'Emilia "terra di motori" di celebrata fama. La supercar Uragano è la realizzazione concreta, frutto di migliaia di ore di lavoro manuale, del sogno di un solo uomo: il quarantasettenne Moreno Filandi.

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Figlio di un carrozziere, e attualmente titolare di un'autocarrozzeria a Fontanelice, Filandi ha avuto nei primi mesi del 2004 l'idea di realizzare la supercar "ideale", cercando di costruire interamente a mano, nella maniera migliore possibile, ogni singolo elemento, unendo l'esperienza accumulata negli anni ad una grande passione per l’auto. Partendo dal modello iniziale in legno, realizzato con l'amico Medardo Mainetti, sono state via via costruite a mano le singole componenti, partendo da una quindicina di fogli di lamiera di alluminio e tubi di cromo molibdeno per la costruzione dei tralicci del telaio. Le varie parti sono state tagliate al laser direttamente, senza l'impiego di un disegno (!), e sono stati realizzati a mano numerosi dettagli, dai fanali agli specchietti retrovisori.

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Lavorando sempre nei ritagli di tempo, la Uragano assumeva gradualmente un aspetto "concreto": dopo circa 4 anni, il risultato è la vettura che vedete nelle immagini. Una supercar che prende a prestito spunti da varie "regine della strada", soprattutto di scuola emiliana (c'è un po' di Gallardo, un po' di Testarossa, un po' di F430...), ma che nel complesso ha una linea decisamente unica, ulteriormente valorizzata dalla fattura totalmente artigianale, e anche dall'alluminio "grezzo" dei pannelli della carrozzeria.

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Tra le pochissime parti non costruite "ex-novo" ci sono pneumatici e cerchi in lega, i dischi dei freni e soprattutto il motore, prelevato da una vettura in demolizione: il 4.200 V8 Audi dell'ammiraglia A8, tonificato da una cura ricostituente - modifica al rapporto di compressione, inserimento di una grande turbina - per ottenere una potenza di circa 650 cavalli. Le prestazioni dichiarate sono “cataclismiche”: la velocità teorica, ad esempio, è di circa 350 km/h, anche se i massimi risultati si otterranno dopo ulteriori prove ed affinamenti.

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La vettura è stata testata per la prima volta in circuito nel 2006, ad Imola, ed ha quindi partecipato a raduni ed incontri, anche oltre Oceano, ottenendo sempre un incondizionato successo tra tecnici e appassionati. La Uragano, comunque, non è in vendita, e rimarrà un esemplare unico: secondo i piani di Moreno Filandi, dovrà essere ulteriormente rifinita, sia interiormente che all'esterno, in particolare con la verniciatura, che non è stata ancora scelta: in un primo tempo doveva essere gialla e blu, ora sembra prevalere il bianco perlato con finiture azzurre. Onestamente, a noi piace di più l’alluminio "non finito", che ci permette di apprezzare, come in una radiografia, la perizia artigianale dell'autore e l'essenza dell'artigianalità più vera.

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