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Post n°15 pubblicato il 25 Luglio 2011 da aurora.digiuseppe
Spesso, fa bene anche leggere qualcosa che ci lasci sorridere e che lasci spazio alla speranza, o quantomeno alla gioia. Praticamente ognuno di noi ricorderà, ripensando all'adolescenza, dei vari amori che in quel periodo scuotono le nostre menti e i nostri corpi. Non c'è bisogno di nascondersi dietro all'immaturità presunta dei ragazzi, o all'inizio della vera avventura della vita per spiegare i fenomeni legati a quel preciso momento dell'esistenza umana. Certe volte, appunto, è bello ricordare sorridendo. Il più delle volte i ricordi saranno velati di un po' di tristezza: le prime cotte andate male, i primi rifiuti, il rimanerci male a seguito di un'esperienza naufragata troppo presto. In questo piccolo romanzo di Silvia Giaccioli leggiamo la storia di una ragazza che rimane abbagliata dal cosiddetto “colpo di fulmine”: non può farci niente, segue i suoi sentimenti, e inizia una delle avventure più belle e difficili della nostra vita, con il cuore in mano e il corpo fremente. E proprio questo ci aiuta a capire quanto spesso, quello che noi giudichiamo, dal nostro punto di vista, nemmeno degno di attenzioni, è in realtà un universo a parte, una vita speciale, un'esistenza che va rispettata e preservata nella sua unicità. E, oltretutto, le pagine scorro così leggere che non vi accorgerete nemmeno di avergli dedicato qualche ora del vostro tempo. Ore decisamente ben spese.
Emiliano Felicissimo |
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