Ebbrezza di ovvietà

8 marzo


la stella o danzatrice sulla scena ( E.Degas) 8 marzo... "FESTA" mancata ... lo spettacolo desolante della comitiva di donne a cena ... l'apoteosi finale dello spogliarellista cubano... con le banconote infilate nel perizoma... le veline le schedine le letterine... lo scollacciato lo sboccato il kitsc....il drink..le oggettizzate....le mimose declassate...vendute a peso d'oro...le finte liberate .... Il mio pensiero oggi non va a loro, "realizzate e felici" , di emulare il meglio del repertorio maschile ... Il mio pensiero, oggi 8 marzo, č rivolto a tutte quelle donne, e sono milioni,assoggettate a culture che le rendono "invisibili", e spesso quello che non si vede pare non esistere. All'infanticidio delle bambine in Cina.A quelle donne che hanno nell'anima le ferite profonde degli stupri etnici.Alle donne infibulate. Alle bambine vendute e rese schiave della prostituzione ...al loro futuro di donne indelebilmente segnate. Alle tante, troppe donne che hanno il" nemico "tra le mura di casa. l'8 marzo va ripulito dalla mediocritą. Il significato di festa nasce dal bisogno di fermarsi per un giorno a riflettere, ricordare, ringraziare, sperare, lottare. Alle donne del futuro, a tutte le bambine e le ragazze di oggi,a MIE FIGLIE, auguro con forza,di essere protagoniste della loro vita. Di accettare, apprezzare e far valere la loro diversitą rispetto agli uomini e non di imitarli e mettersi con loro in competizione.Di guardare in profonditą,e di coltivare l'autenticitą per essere sč stesse sempre.