Nun ve reggae più

Non è mai troppo tardi, Movimento Nazionale Correttivo


Prima pagina web del Movimento http://blog.libero.it/Ricominciamo/Non è mai troppo tardiMOVIMENTO POPOLARE CORRETTIVO PER RINASCERE E DARE SOSTEGNO A TUTTA LA SOCIETA’ CIVILE Valori caratterizzanti: SOLIDARIETA’ – CONDIVISONE – SPERANZA (ZAZIWE) Ci si prefigge di bonificare la Grande Fossa Biologica costituita dalla società corrotta e dalla terra devastata.Si deve intervenire sugli errori commessi, rimuovere e trattare in profondità e in modo radicale tutte le scorie accumulate, sia quelle fisiche, vedi inquinamento, distruzione del verde, urbanizzazione selvaggia, e sia quelle spirituali, vedi comportamenti deviati, mancanza di rispetto del prossimo e delle regole, corruzione dilagante, uso di sostanze dopanti, distruzione dei valori civili e morali. Individuare dei leader che dimostrino di avere dinamismo, intelligenza e inventiva, che siano fortemente motivati nel risanamento dell’umanità intera, e che si comportino con coerenza. Vedere nei progetti del MOVIMENTO dei sogni per i quali si è ancora pronti a morire, sia spiritualmente che fisicamente. Avere dentro di sé l’ardente desiderio di una vita migliore. Per non deragliare ci si dovrà sempre immedesimare nei problemi dell’altro. Le azioni del MOVIMENTO devono essere come dei fili di acciaio che costituiscono l’ossatura di una lunga e robusta corda, alla quale troveranno sostegno i tiepidi, gli umili e gli ultimi. L’ANALISIPremessa: La nostra classe politica non è una fatalità. La gente umile è stata plagiata dai media e dagli affabulatori, le persone sono state trasformate in esseri umani senza volto, senza voce, che non conta nulla, e vengono trascinate, ogni giorno che passa, sempre più in basso nella terra. Quella terra che è stata martoriata dai prepotenti.La voglia di lottare deve diventare contagiosa, perché una massiccia adesione della popolazione costituisce motivo di preoccupazione in alto loco, e questo può innescare un principio di cambiamento nel comportamento del SISTEMA.Il saluto può essere quello di Nelson Mandela : amici, compagni, fratelli, vi saluto nel nome della Pace, della Democrazia e della Libertà.I partecipanti al MOVIMENTO non dovranno sentirsi mai profeti, ma umili servitori, e devono avvertire le proprie azioni come le uniche capaci di farli sentire ancora persone. LE AZIONIPiccole azioni per grandi traguardi.Ognuno cominci a guardare dentro di sé, e compia un’opera di bonifica nei suoi comportamenti, nel suo linguaggio, nei suoi sentimenti, faccia uscire la propria coscienza dal limbo nel quale è stata spinta dai comportamenti inumani della società e la faccia ritornare ad essere il faro della sua vita.In ogni famiglia ci sia il confronto e la bonifica collettiva da tutto quello che il comportamento scorretto di ciascuno ha  riversato nell’ambito familiare. Si ritorni a dialogare apertamente, si spenga un poco la televisione, ci si riappropri delle relazioni umane appaganti.In ogni condominio si ritorni alle origini delle prime comunità, dove la condivisione degli spazi era motivo di gioia e non il ring dove litigare, il buonsenso e la tolleranza tornino a farci compagnia.Nel quartiere ci si faccia carico degli spazi e delle risorse collettive, impegnarsi come volontari nella pulizia delle erbacce e nei piccoli lavori che non comportano spese, non caricare sempre tutti gli oneri sulla macchina comunale.Non lasciare mai soli i rappresentanti politici eletti, non dargli deleghe in bianco, sono uomini e come tali possono deviare, quindi occorre stargli vicino, con istanze, petizioni, spronandoli a dare risposte concrete e tempestive alle esigenze primarie della comunità. Far sentire con forza il proprio dissenso sulle azioni amministrative non condivise. Organizzare e  partecipare ad assemblee pubbliche dove discutere i progetti dell’Amministrazione, quando questi potrebbero influire in maniera pesante sulla vivibilità del territorio.Informarsi sempre sui regolamenti del proprio Comune e pretendere il rispetto degli stessi.Partecipare attivamente alla vita sociale della comunità, impegnarsi nelle associazioni o nei movimenti, non tentare di risolvere i problemi da soli, si hanno meno possibilità di riuscirvi.