Nun ve reggae più

QUANDO UNA PERSONA SENZA PALLE INCONTRA SULLA SUA STRADA UNA PERSONA CON LE PALLE, SI TROVA A UN BIVIO: O SE LE FA SPUNTARE E COMBATTE O ILSUO DESTINO E’ SEGNATO, LO PRENDERA’ IN QUEL POSTO SENZA GODERE *****Da Non ora non qui di ERRI DE LUCA “Segno di un tempo rivoluzionario non sono i gesti dei rivoluzionari, ma il seguito di appoggio tra le persone miti”. *******"Io invece penso che ci deve essere una terza via e nel mio piccolo comune di Boscoreale in provincia di Napoli, sto arando e seminando tra i giovani volontari della vecchia Stazione FS, sperando che in futuro queste nuove generazioni, in qualunque settore della società si troveranno ad operare, possano interessarsi dei problemi collettivi, in quanto sentono che è giusto farlo, anche se faticoso e per niente remunerativo, così come hanno sperimentato negli ultimi sei anni passati a cancellare il degrado su un bene pubblico affidato allo Stato che governa che invece di preservarlo dall'incuria, l’aveva abbandonato a sè stesso

Creato da vincmart il 28/01/2010

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E lo Stato resta a guardare

Post n°172 pubblicato il 18 Febbraio 2014 da vincmart
 

Il 19 febbraio 2008 una piccola realtà associativa della provincia di Napoli, denominata Stella Cometa, chiedeva a RFI di ricevere, con la formula del comodato d’uso, i locali e gli spazi disponibili nella vecchia stazione FS di Boscoreale (NA), per svolgervi attività legate all’ambiente, all’istruzione, alla cultura, all’aggregazione sociale e al tempo libero, rivolte agli associati e ai cittadini che avrebbero voluto aggregarsi al progetto “LA STAZIONE”.

A sei anni di distanza quella che sembrava un’utopia agli occhi di tanti, è diventata invece una bellissima realtà, quindi si può anche affermare “missione compiuta”.

Il sogno è diventato realtà grazie solo ed unicamente alla forza di volontà di un manipolo di cittadini, che hanno dovuto affrontare difficoltà che sembravano insormontabili: in primo luogo c’era l’assenza totale di risorse economiche e poi c’è stato l’atteggiamento ostile dell’amministrazione comunale, che non ha mai consentito ai volontari della STAZIONE di operare in condizioni normali, né tantomeno li ha mai appoggiati.

Davanti alle porte dei locali, l’amministrazione comunale ha deliberatamente lasciato, per circa nove mesi dall’inizio dei lavori di bonifica e recupero delle strutture, sei contenitori di rifiuti che, per l’inciviltà di molti, erano sempre pieni ad ogni ora del giorno e della notte, con conseguente emissione di un fetore insopportabile e la proliferazione di formiche, scarafaggi e spesso anche topi.

Oggi, questo posto, che era stato utilizzato impropriamente dall’amministrazione comunale anche come una sorta di discarica illegale, nelle varie crisi dei rifiuti che si sono susseguite a più riprese, è ritornato alla civiltà.

I volontari, dopo il rinnovo del consiglio comunale, hanno avvicinato il nuovo Sindaco per chiedere un sostegno alle attività e al progetto LA STAZIONE.

Purtroppo fino ad oggi non hanno ricevuto nulla, se non delle visite di cortesia da parte del primo cittadino.

Le richieste di aiuto nei vari anni, vista anche l’ostilità dell’amministrazione comunale dell’epoca, sono state inoltrate alla Prefettura di Napoli, al Ministero dell’Interno, al Presidente della Repubblica e a tante altre Istituzioni.

L’unico risultato ottenuto, solo delle lettere di elogio, ma nessun aiuto concreto.

Se non si potevano, o non si volevano mandare contributi economici ai Volontari della STAZIONE, magari si poteva provvedere alla fornitura di arredi o suppellettili, o quella di apparecchiature come un videoproiettore, qualche vecchio pc ancora funzionante ma non più utilizzato nell’amministrazione pubblica, o si poteva anche intervenire sull’amministrazione locale e costringerla a non ostacolare più i volontari e invece nulla.

Questo comportamento dello Stato è incomprensibile per tanti e comunque la STAZIONE è diventata un SIMBOLO scomodo per tanti politicanti, poiché oggi in quella che era una vecchia e malandata stazione, alcuni cittadini temerari, facendo tanti sacrifici, hanno dimostrato che esiste ancora qualcuno che può occuparsi della gestione di un bene comune senza ricavarci nulla di personale e senza sperperare.

 

Attualmente nei locali si svolgono corsi di artigianato, pittura, ricamo, ceramica, informatica, lingua inglese, laboratori di balli, l’insegnamento di strumenti popolari, un’attività di ginnastica dolce, uno sportello di consulenza psicologica, ed è stata allestita un piccola biblioteca con libri donati da privati cittadini, mentre i ragazzi e i giovani del quartiere usufruiscono gratuitamente di un bigliardino, un ping-pong e di alcuni tavoli con giochi vari.

Una domanda viene ora rivolta a tutti: dopo sei anni di INDIFFERENZA e spesso anche di silenzio, non è forse venuto il momento di dare sostegno concreto ai Volontari della Stazione, ciascuno per il ruolo che riveste?

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