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Bernanke atteso al banco di prova

Post n°1 pubblicato il 17 Luglio 2012 da racroot
 
Tag: gossip

Prevediamo un’apertura in rialzo per gli indici statunitensi questo pomeriggio in vista dell’audizione semestrale di Bernanke davanti al Congresso. Il future sul Dow Jones Industrial Average sale dello 0,47%, mentre quello sull’S&P 500 (SNP: - ) segna un +0,5% e quello sul Nasdaq 100 (Nasdaq: - ) segna un +0,48%. In Europa il Ftse 100 (Euronext: - ) di Londra segna un +0,05%, mentre il Dax (Xetra: - ) di Francoforte segna un +0,44% e il Cac (Francoforte: - ) di Parigi un +0,57%. A nostro avviso, il mood sul mercato sembra trascurare anche i dati particolarmente brutti sull’andamento dell’economia tedesca e rimane incentrato sul discorso del presidente della Fed, Ben Bernanke, sulla politica monetaria e sull’andamento dell’economia Usa. Gli operatori cercheranno di passare al vaglio ogni singola parola per capire se ci sono spazi di intervento espansivo nei prossimi mesi. Delusioni in questo senso potrebbero comunque impattare poco sui mercati se i dati macro Usa (inflazione, produzione industriale e indice mercato immobiliare Nahb) e le trimestrali (Goldman Sachs (NYSE: - ) , Intel (NasdaqGS: - ) , Yhaoo! E Johnson&Johnson) dovessero risultare migliori delle previsioni. Non ci aspettiamo manovre di quantitative easing nell’immediato, salvo se i prossimi dati macro dovessero risultare particolarmente brutti. Se la crescita dovesse continuare a rimanere anemica qualche intervento potrebbe esserci in autunno, in vista anche della tornata elettiva.

Italia: Ftse Mib (Milano: - ) prove di rimbalzo A Milano il Ftse Mib avanza dello 0,55% a 13.740 punti. Contrastati i bancari con Banco Popolare (Francoforte: - ) che avanza quasi di un punto percentuale, mentre Monte dei Paschi (Milano: - ) di Siena che cede l’1,1%. Male Buzzi (-1,1%) dopo al bocciatura di Ubs (NYSEArca: - ) . Ancora forte volatilit per Unipol (Milano: - ) (-10%) e Fondiaria Sai (Milano: - ) (+70%) dopo la partenza dell’aumento di capitale di ieri.

, Valute: eur/usd sostenuto da ricopertura posizioni corte e aspettative Fed Tra le valute, rimane intorno all’1,2300 l’euro/dollaro questa mattina, vicino ai massimi dal 10 luglio scorso, nonostante i dati brutti sull’economia tedesca. La nostra sensazione è che l’apprezzento di ieri sia dovuto alla ricopertura di posizioni corte da parte di alcuni operatori e alle attese di ulteriori annunci espansive della Fed. Si apprezzano dollaro ed euro vs yen, dopo il calo di ieri e in scia alla timida propensione al rischio tra gli operatori. Volatilit per il cable che torna a salire dopo uno spike ribassista a 1,5611 dopo il dato sull’inflazione.

Macro: Investitori temo sempre di più la Germania Sul fronte macro, ennesimo brutto dato tedesco, con lo Zew (fiducia degli investitori) che a luglio è sceso inaspettatamente a -19,6 punti dai -16,9 di giugno. Male la parte corrente, precipitata a 21,1 punti dai 33,2 del mese precedente. Se da un certo punto di vista la crisi europea sta premiando il rifinanziamento della Germania, dall’altro, l’economia tedesca continua a mostrare segnali di rallentamento. Rimaniamo dell’idea che solo l’export non Ue possa contribuire positivamente al Pil tedesco dei prossimi mesi, visto comunque la bassa fiducia degli investitori e i consumi che rimangono contenuti. In Gran Bretagna il tasso di inflazione a giugno ha subito un brusco rallentamento a +2,4% a/a da +2,8%. Si tratta del valore più basso da novembre del 2009.

Titoli di Stato: spread sfiora i 500 pb Sul fronte governativo, oggi il Tesoro spagnolo ha collocato 3,5 miliardi di titoli a 12 e 18 mesi a un rendimento in calo rispetto alle precedenti aste. Segnaliamo solo un sensibile calo della domanda sul titolo a più lunga scadenza. Intanto lo spread Btp-Bund questa mattina si è portato al ridosso dei 500 pb, per poi tornare sui livelli dell’apertura a 486 pb. La nostra sensazione è che i recenti rialzi siano dipesi più da un rally del Bund che da un peggioramento dei rendimenti italiani.

, Commodity (Euronext: - ) : comparto al rialzo in vista Fed Tra le commodity, rialzi diffusi in vista del discorso di Bernanke di questo pomeriggio. L’oro scambia sotto i 1.600 dollari/oncia, mentre il petrolio si colloca a 88,50 dollari/barile, ai massimi dal 5 luglio scorso.

VINCENZO LONGO Market Strategist of IG Markets Italy

 
 
 
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