Visioni d'Ombre...

Visioni d'Ombre ...Visioni da Visioni


Raccolta di mie "vecchie" scritture, descriventi  un lungo viaggio introspettivo, cagionato da  "un perduto amor"... (Parte decima)George Gray   (Antologia di Spoon River di Edgar Lee Masters)Molte volte ho osservato il marmo che hanno scolpito per me, un vascello con una vela ammainata alla fonda in un porto.In verità, ciò non rappresenta la mia destinazione, ma la mia vita.Perché, mi fu offerto l’amore e io fuggii i suoi disinganni; il dolore bussò alla mia porta, ma ebbi paura; mi chiamò l’ambizione, ma le opportunità mi hanno terrorizzato.Eppure continuavo a desiderare di dare un significato alla mia vita.E ora io so che bisogna alzare le vele e prendere i venti del destino dovunque conducano il vascello.Dare un significato alla propria vita può finire in follia, ma la vita senza significato è la tortura del senza requie e vago desiderio, essa è un vascello che smania per il mare e ne ha paura.“Linea di confine” Il tempo s’arrende,gli occhi iniziano a socchiudersi. La linea di confine è oramai definita,navigherò lungo essaosservando le opposte sponde.S’una riva ravviso sogni coscienti,sull’altra proiezioni d’ombre,devo tenermi nel mezzo di questo fiume.La mia rotta sarà verso la foce,la mia destinazione sarà il mare,la mia speranza è nell’orizzonte.M’abbandono nel viaggio,realtà e sogni qui si mischiano.Occhi da sempre vigili,sinora assuefatti a replicare altrui studiate immagini,ora tacciono apprestandosi all’unica strada appresso consentitagli,la cruda rivelazione d’una evidente “proiezione artistica”.Axelber