Raccolta di mie "vecchie" scritture, descriventi un lungo viaggio introspettivo, cagionato da "un perduto amor"... (Parte quindicesima)“Sebbene il fato m’abbia donato una sembianza umana un misterioso straniero vive in me / Lo conosco a malapena e di tanto in tanto lo penso / Improvvisamente, come qualcuno che si desti in modo brusco da un sogno. Jean Cocteau Appunti da un Viaggio... Sogno numero 4“Coraggiosi mitici comandanti si eccitavano nel mentre d’ogni tempesta, stolti e insicuri membri d’equipaggio nel brillare dei loro occhi erano in grado di recepire soltanto follia”.M’è bastato resistere!Nessun vento ha mai soffiato in eterno, la tempesta oramai comincia ad acquietarsi.La gusto sino al suo sfinimento.Osservo piccoli danni al mio vascello,la sua funzionalità non è però compromessa!Intravedo terra,sembra un tranquillo approdo.Sono accolto da discendenti d’antichi cacciatori e di vecchi coraggiosi comandanti,uniti narrano dei loro avi,d’altrui remote avventure, di questo tramandato rifugio.Propongono di fermarmi nel loro flemmatico approdo,un’atroce percezione m’assale!Un altro stretto recinto,un nuovo rifugio di miserevole prigionia esistenziale, soltanto un’altra mandria di strani ambigui animali!Un’altra fresca variabile prende consistenza! “Il ricordo d’altrui antiche imprese unica giustificazione per sapersi vitali?”Non oltrepasseranno forse più questa loro recinzione!Axelber
Visioni d'Ombre ...Appunti di Viaggio
Raccolta di mie "vecchie" scritture, descriventi un lungo viaggio introspettivo, cagionato da "un perduto amor"... (Parte quindicesima)“Sebbene il fato m’abbia donato una sembianza umana un misterioso straniero vive in me / Lo conosco a malapena e di tanto in tanto lo penso / Improvvisamente, come qualcuno che si desti in modo brusco da un sogno. Jean Cocteau Appunti da un Viaggio... Sogno numero 4“Coraggiosi mitici comandanti si eccitavano nel mentre d’ogni tempesta, stolti e insicuri membri d’equipaggio nel brillare dei loro occhi erano in grado di recepire soltanto follia”.M’è bastato resistere!Nessun vento ha mai soffiato in eterno, la tempesta oramai comincia ad acquietarsi.La gusto sino al suo sfinimento.Osservo piccoli danni al mio vascello,la sua funzionalità non è però compromessa!Intravedo terra,sembra un tranquillo approdo.Sono accolto da discendenti d’antichi cacciatori e di vecchi coraggiosi comandanti,uniti narrano dei loro avi,d’altrui remote avventure, di questo tramandato rifugio.Propongono di fermarmi nel loro flemmatico approdo,un’atroce percezione m’assale!Un altro stretto recinto,un nuovo rifugio di miserevole prigionia esistenziale, soltanto un’altra mandria di strani ambigui animali!Un’altra fresca variabile prende consistenza! “Il ricordo d’altrui antiche imprese unica giustificazione per sapersi vitali?”Non oltrepasseranno forse più questa loro recinzione!Axelber