Ayleen

Rieccoci:


Novi,questa "piccola città,bastardo posto" ancora una volta sotto i riflettori.In quanto(ahimè) novese d.o.c., sento come un obbligo il dover scrivere qualcosa.Un tempo ci fu Erika...e bla e bla e bla,non potevi uscire di casa senza che ti sbattessero un microfono sotto al naso:"e lei,che ne pensa?"..(ma che vuoi che pensi, coglione???!!!)Ora invece abbiamo un eroe che ci riabilita.E' questo il punto...che i politici locali hanno un fumetto con queste precise parole che aleggia sul capino, tutti presi a far la ruota e a far scopare l'immondizia più vistosa sotto ai tappeti, visto che domani pomeriggio ci saranno i funerali solenni con tutto lo stuolo di eminenze e telecamere al seguito.Quindi,che si tratti di assassinio o eroismo il copione non cambia,la febbre mediatica  è la stessa.E scusate se tutto ciò mi procura una lieve nausea.Come parimenti mi nauseano la mancanza di rispetto per il dolore di chi ha perso un marito ed un padre,la folla dei curiosi  che ha costretto  la polizia locale a presidiare la casa dove  vivono moglie e figlia, le chiacchiere da bar,gli sproloqui dei giornalisti (che,ovviamente,son riusciti a ficcare sempre  e comunque Erika negli articoli con notevoli capacità pindarico/arzigogolatrici).Ma dopo,cosa rimarrà? Il solito nulla,e una famiglia distrutta che probabilmente si trasferirà altrove per sfuggire alla finta ed untuosa pietà.Io mi sento in lutto? Certo,perchè ogni morte di uomo mi diminuisce,soprattutto se quest uomo è morto per salvare altre vite (e poco importa se doveva metterlo in conto,di lasciare la pelle laggiù).Ma da sempre e per sempre considero il cordoglio una faccenda assai privata,ancor più del sesso.Quindi domani niente spettacolo,sarò al lavoro.Però magari una preghiera la dirò...non si sa mai che a qualcosa serva.