OgGi Mi vA CoSì

A te...comunque...sempre


Vorrei conoscer l’ odore del tuo paese,camminare di casa nel tuo giardino,respirare nell’ aria sale e maggese,gli aromi della tua salvia e del rosmarino.Vorrei che tutti gli anziani mi salutasseroparlando con me del tempo e dei giorni andati,vorrei che gli amici tuoi tutti mi parlassero,come se amici fossimo sempre stati.Vorrei incontrare le pietre, le strade, gli uscie i ciuffi di parietaria attaccati ai muri,le strisce delle lumache nei loro gusci,capire tutti gli sguardi dietro agli scurie lo vorreiperchè non sono quando non ci seie resto solo coi pensieri miei ed io…Vorrei con te da solo sempre viaggiare,scoprire quello che intorno c’è da scoprireper raccontarti e poi farmi raccontareil senso d’ un rabbuiarsi e del tuo gioire;vorrei tornare nei posti dove son stato,spiegarti di quanto tutto sia poi diversoe per farmi da te spiegare cos’è cambiatoe quale sapore nuovo abbia l’ universo.Vedere di nuovo Istanbul o Barcellonao il mare di una remota spiaggia cubanao un greppe dell’ Appennino dove risuonafra gli alberi un’ usata e semplice tramontanae lo vorreiperchè non sono quando non ci seie resto solo coi pensieri miei ed io…Vorrei restare per sempre in un posto soloper ascoltare il suono del tuo parlaree guardare stupito il lancio, la grazia, il voloimpliciti dentro al semplice tuo camminaree restare in silenzio al suono della tua voceo parlare, parlare, parlare, parlarmi addossodimenticando il tempo troppo veloceo nascondere in due sciocchezze che son commosso.Vorrei cantare il canto delle tue mani,giocare con te un eterno gioco proibitoche l’ oggi restasse oggi senza domanio domani potesse tendere all’ infinitoe lo vorreiperchè non sono quando non ci seie resto solo coi pensieri miei ed io…