E' stato trovato con il coltello in mano il 21enne che, stamattina nel quertiere aurelio di Roma, ha ucciso il padre Stefano Marano di 56 anni.
La vicina di casa, insospettita da rumori sinistri, ha pensato che ci fossero dei ladri nell'appartamento dei Marano e quindi ha avvertito la polizia.
Gli agenti, entrati nel monolocale, hanno trovato il cadavere dell'uomo vicino al tavolino e il pavimento sporco si sangue della vittima.
Ma l'esacutore del delitto, il figlio, è stato trovato con le mani nel sacco, anzi con in mano un coltelo a serramanico. Gli investigatori, in attesa di un riscontro oggettivo dell'arma del delitto e di una eventuale confessione del figlio, non hanno nè smentito nè confermato alcuna ipotesi anche se, sembra chiara e semplice.
Omicidio addirittura con (l'aggravante? ndr) flagranza.
"Sembra quasi che basta una piccola scintilla in questa società moderna per far commettere un omicidio o addirittura omicidi seriali soprattutto all'interno della famiglia, agenzia primaria di socializzazione". Questo afferma il famoso psicologo Andreolli che è intervenuto così a Porta a Porta nella puntata di giovedì sera.
In quel caso si parlava dell'omicidio di Cogne, il piccolo Samuele, oggi si parla dell'omicidio di Roma, di Stefano Marano.
Non sarà ora che i nostri politici decidano di utilizzare qualche risorsa finanziaria per studiare questa follia odierna.
Facciamo ricerca su questi casi perchè come è successo a famiglie normali può succedere dovunque e a chiunque, anche a noi.
Inviato da: Anonimo
il 23/03/2008 alle 15:22
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il 25/12/2007 alle 21:25
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il 30/09/2007 alle 14:52
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il 29/06/2007 alle 15:48
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il 18/05/2007 alle 22:30