RAGGI DI STELLE...

mio nonno


prendi la penna e tenti di scrivere...per i temi è così, no? eppure a me, mai è accaduto di trovarmi a girar la penna tra le mani davanti al titolo...ma mi capita oggi, davanti a questo schermo e a questo titolo così piccolo eppure così carico di significati. Un titolo che ho dato io ... ma che è carico di pensieri pesanti.Mio nonno, padre di mia madre, non è mai stato un nonno nell'accezione comune del termine..non mi veniva a prendere a scuola, non mi straviziava...ma mi voleva bene. ancora me ne vuole. anche se le cose sono profondamente cambiate negli anni...sono stata la prima nipote, forse la ventata di vita, una piccola "nuvola rosa" di novità in una casa dove c'era troppo grigio dopo la morte prematura di mia nonna.non ho mai passato molto tempo con lui, ha lavorato sempre molto e fino alla pensione non si è mai fermato...e quando l'età della pensione è arrivata....io ero già troppo grande per correre sulle sue ginocchia e farmi raccontare una favola...e poi mio nonno..non sarebbe stato il tipo....ma mi portava al luna park a volte, e non alle giostrine...ricordo ancora quando una volta, mosso a pietà ed esasperazione per i miei capricci, venne con me su un aspecie di piovra gigante che girava su stessa....scendemmo con gli occhi fuori dalle orbite e lo stomaco girato....ma lo fece per me, ed ancora lo ricordo.Altre volte mi portava con sè da suo fratello, un signore distinto e tanto simpatico, che mi metteva alla prova sulla mia preparazione nell'arte e nella letteratura...ed aveva un caminetto stupendo (li ho sempre adorati.!!)...ed io mi sedevo a terra, accanto al fuoco e li sentivo parlare amabilmente.Gli anni passarono..io mi trasferii con i miei genitori a casa NOSTRA, anche se ci dividevano solo 5 km...poi nacque mio fratello, gli altri cugini...e tutto volò via....arrivando alle sere passate a casa sua a mangiare le castagne (mi piacciono da morire le castagne) cotte al camino (che fece installare anche lui in casa sua, come suo fratello), a fare i compiti davanti al fuoco per finire addormentata sul divano. Ricordo che il giorno dopo avevo sempre mal di gola, perchè mi incollavo al caminetto, arrivando ad una temperatura corporea che neanche immagino...e poi...arrivava il freddo...tutto continuò: ero brillante a scuola, studentessa modello al liceo...mio nonno si vantava della sua prima nipote genietto con tutti ..e quando scelsi- su indicazione dei miei - ingegneria....fu un plauso generale....io fui la sua testimone di nozze al suo secondo matrimonio...lo desiderava tanto.ma poi...poi iniziai a voler esser me stessa, dismessi i panni della bambina infiocchettata, bambolina di porcellana, inizia a fare i conti con ingegneria, che non mi piaceva...e con il mio bisogno di indipendenza,di uscire, di andare in discoteca..di scegliere da sola il ragazzo che volevo frequentare....insomma mi ribellai a quella maschera che mi avevano messo ed io avevo tacitamente indossato per 18 anni...ma fu un disonore, soprattutto quando lasciai ingegneria.....insomma tutto mutò e litigammo...sono passati 7 anni e mezzo da quella discussione in cui uscii da casa di nonno piangendo...vi sono tornata ancora, ci parliamo, ma non è più stato come era prima. ho sofferto moltissimo per questo, ma ho serbato a lungo rancore per non avermi accettata anche quando non ero più la loro bambolina consenziente su tutto ..per avermi fatta sentire sbagliata solo perchè volevo esser me stessa....ma in fondo mi è sempre mancato mio nonno, il nonno che conoscevo.ieri sera mia madre mi ha detto che sta male, che lo ha trovato invecchiato rapidamente e che devono operarlo martedì perchè un carcinoma della pelle che ha tolto, si è diramato in profondità....ci penso continuamente. non mi passa. mi spiace. ci sto male. perchè cavolo, non abbiamo mai chiarito.provvederò nonno , te lo prometto.Ti voglio bene....