che la vita sia strana a volte, mi sembra appurato.....quelle volte in cui ti sembra di girare come un criceto imprigionato in quelle crudeli ruote di plastica...o quelle volte in cui ti sembra di aver camminato in una direzione e ti ritrovi invece in un posto che neanche pensavi potesse esistere....vale anche per me...è valso, vale oggi.ho corso in quella ruota per molto tempo....guardando con tristezza fuori dalle sbarre della gabbietta e percependo quell'aspro odore di plastica di bassa qualità, di quella plastica che se la lasci al sole due ore cambia colore...una volta ribaltata la gabbiatta sul pavimento, e conquistata la mia libertà...ho iniziato a correre...correre in orizzontale, non più nella ruota.....immobile.correvo avidamente, ignoravo i dolori alle gambe, i muscoli indolenziti, il vento, la pioggia, il sole.....correvo, agitata, frenetica.....per il gusto di vedere nuovi cieli e percepire nuovi odori diversi da quello acre della plastica della ruote....ho corso a lungo in direzioni casuali, a tentoni....sbagliando dolorosamente. ed un giorno, una telefonata.....quando vidi quella chiamata persa quella sera (ero alla sagra delle Castagne)....non sapevo neanche la provincia a cui faceva capo quel prefisso telefonico....oggi quel prefisso (se avessi il telefono fisso a casa), quel codice d'avviamento postale...fanno parte della mia vita....identificano me e la mia casa. il posto dove ora scende neve leggera.... con la tessera dell'Ipercoop che ha sostituito quella del GS...identificano ciò che con tanta fatica, impegno, emozione, sto costruendo....mi sembra di arrampicarmi su una parete rocciosa in certi giorni....sono passata dall'orizzontale al movimento verticale...ma cavolo....so che da lassù il panorama sarà stupendo....e so che ho smesso di correre forsennatamente.....ora si vive.... con la placida, dolce, imprevedibile quiete di un grande fiume....e mentre fuori nevica pochino...io vorrei il mio divano, la mia copertina, e tra un pò anche la mia micia....
dalla gabbietta del criceto....
che la vita sia strana a volte, mi sembra appurato.....quelle volte in cui ti sembra di girare come un criceto imprigionato in quelle crudeli ruote di plastica...o quelle volte in cui ti sembra di aver camminato in una direzione e ti ritrovi invece in un posto che neanche pensavi potesse esistere....vale anche per me...è valso, vale oggi.ho corso in quella ruota per molto tempo....guardando con tristezza fuori dalle sbarre della gabbietta e percependo quell'aspro odore di plastica di bassa qualità, di quella plastica che se la lasci al sole due ore cambia colore...una volta ribaltata la gabbiatta sul pavimento, e conquistata la mia libertà...ho iniziato a correre...correre in orizzontale, non più nella ruota.....immobile.correvo avidamente, ignoravo i dolori alle gambe, i muscoli indolenziti, il vento, la pioggia, il sole.....correvo, agitata, frenetica.....per il gusto di vedere nuovi cieli e percepire nuovi odori diversi da quello acre della plastica della ruote....ho corso a lungo in direzioni casuali, a tentoni....sbagliando dolorosamente. ed un giorno, una telefonata.....quando vidi quella chiamata persa quella sera (ero alla sagra delle Castagne)....non sapevo neanche la provincia a cui faceva capo quel prefisso telefonico....oggi quel prefisso (se avessi il telefono fisso a casa), quel codice d'avviamento postale...fanno parte della mia vita....identificano me e la mia casa. il posto dove ora scende neve leggera.... con la tessera dell'Ipercoop che ha sostituito quella del GS...identificano ciò che con tanta fatica, impegno, emozione, sto costruendo....mi sembra di arrampicarmi su una parete rocciosa in certi giorni....sono passata dall'orizzontale al movimento verticale...ma cavolo....so che da lassù il panorama sarà stupendo....e so che ho smesso di correre forsennatamente.....ora si vive.... con la placida, dolce, imprevedibile quiete di un grande fiume....e mentre fuori nevica pochino...io vorrei il mio divano, la mia copertina, e tra un pò anche la mia micia....
