RAGGI DI STELLE...

alla mia età...


dedico questo post a ciò che sta accadendo nella mia vita in questi giorni, alla canzone di Tiziano Ferro che mi sta facendo tanta compagnia in queste ore, momenti, di attesa... a tutta quell'evoluzione di eventi che mi circonda.... perchè ormai manca poco, ore, forse giorni, alla nascita di mio figlio. in realtà nostro..perchè un figlio si fa in due, e noi siamo in due...una madre ed un padre che ormai non stanno più nella pelle.... ma ciò che forse provo, in quanto donna, un uomo, anche se sensibile... non può capirlo fino in fondo. perchè per me mio figlio c'è già. c'è con i suoi calcetti, con il suo singhiozzo. con le sue giravolte. con i suoi pisolini.... mi manca solo di poterlo vedere, stringere... già gioco con i suoi piedini quando li punta nel mio fianco e cerco di "prenderglieli"... quando gli accarezzo il ginocchio e lui lo sposta... quan do mangio della cioccolata e lo sento iperattivo... ma tutto sta cambiando. oltre al mio umore che sta altalenando tra le paure e la gioia. tra l'impazienza di vederlo, i timori di "non sapere" ed il pensiero fisso per cui passo giorni e notti in attesa di quel famoso segnale per poter andare in ospedale...so che ciò che sto vivendo non lo dimenticherò. passo notti insonni ormai perchè la pancia è al massimo delle sue dimensioni (credo) e non c'è una posizione che non mi dia disagio... passo giorni a guardare, sistemare, spostare le sue tutine, gli oggetti nel lettino, nella carrozzina, nei cassetti. passo ore su un forum di mamme a scambiare emozioni, paure, gioie, sintomi, aspettative e paure. passo momenti a guardare il vuoto pensando a ciò che sta avvenendo, a quanto sono cambiata e a quanto cambierò.... e già mi rendo conto che tutto è cambiato e ancora cambierà... perchè lui avrà bisogno di me. sarà piccolo e indifeso. avrà un suo carattere e le sue esigenze. e già ora.... penso prima a lui che a me.... il miracolo della vita... è vero.... un amore che già così non sai come contenerlo.   Sono un grande falso mentre fingo l’allegria,sei il gran diffidente mentre fingi simpatia,come un terremoto in un deserto che…che crolla tutto ed io son morto e nessuno se n’è accorto.Lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene,quindi se escludi gli aviatori, i falchi, nuvole, gli aerei, aquile e angeli, rimani teed io mi chiedo ora che farai,che nessuno ti verrà a salvare,complimenti per la vita da campione,insulti per l’errore di un rigore. E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia etàe ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia etàe vita mia che mi hai dato tanto,amore, gioia, dolore, tutto,ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età. Certo che facile non è mai stato,osservavo la vita come la osserva un cieco,perché ciò che è detto può far male,però ciò che è scritto può ferire per morire. E mi sento come chi sa piangere ancora alla mia etàe ringrazio sempre chi sa piangere di notte alla mia etàe vita mia che mi hai dato tanto,amore, gioia, dolore, tutto,ma grazie a chi sa sempre perdonare sulla porta alla mia età. E che la vita ti riservi ciò che serve e speroche piangerai per cose brutte e cose belle e sperosenza rancore che le tue paure siano curee l’allegria mancata poi diventi amoreanche se è perché solamente il caos della retoricaconfonde i gesti, le parole, le modifica ee perché Dio mi ha suggerito,ti ho perdonato e ciò che dice lui va ascoltato.