RAGGI DI STELLE...

Epistula non erubescit.


con il nuovo anno... si è sbloccato "il blocco" dello scrittore...la parte emotiva e riflessiva di me scalcia prepotente da qualche mese e mi chiede udienza.. è stata sacrificata per i ritmi concitati, per i mille impegni, per il desiderio che avevo di non lasciare tracce di me per coloro del passato che ancora cercano tra le mie righe spiegazioni alla loro scorrettezza, ipocrisia, aridità d'animo... ma poi in definitiva... non mi interessa se leggono che la mia vita va avanti... non voglio soffocare questa parte di me per chi non merita nemmeno un briciolo di attenzione.. e quindi riprendo.. e riprendo in qualche modo dall'inizio, dal latino...da quella lingua morta... che mi ha accompagnata per 10 anni della mia vita, giorno dopo giorno, versione, vocabolario, esame, aula di università , quaderno... il latino che oggi per una serie di coincidenze si presenta di nuovo ai miei occhi, fiero e sicuro, secco, lineare, come un'epigrafe incisa in quel travertino grigio che tanto amavano i romani.una lingua scritta con le linee rette, con le sue regole decise e precise, regole così geometriche quanto piene di umanità...l' humanitas... la pietas... la mediocritas... la veritas.. la sapientia.. la virtute.. la fortuna...  mi sono mancate.. parti di me che hanno formato il mio carattere con la costanza del tempo, della regolarità, con la fedeltà alle loro stesse regole... ed oggi che l'ho ritrovato.. non voglio perderlo più....