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Nin ci facem sempre arcunosce!Fateci caso, ma ovunque ci sia un evento importante, dalla finale al mondiale, alla GMG del papa al concerto del 1° maggio c'è sempre lei, la bandiera del Pescara! Il più delle volte non c'entra niente ma il pescarese è così, a d'à fà vedè! Oggi gli abruzzesi sono cambiati, non sono più gli orsi dei manifesti in giro per la città dove l'assessorato al turismo diceva al popolo "Non fare l'orso, il turismo è una risorsa!", oggi con l'aereo una stozza e un parrozzo (da barattare con eventuali indigeni nel paese straniero) vai in tutta Europa. La meta preferita è Londra e di questo passo vicino ai Notting Hill e Soho incominceranno a spuntare dei nuovi quartieri tipo "the hills", "St. Gived" and "Seacost"; (per i cafoni tra noi che non capiscono l'inglese li traduco nell'ordine "Li cull", "San Donato" e "La marina"). Per quelli che invece hanno paura di volare possono sempre andare alla stazione ferroviaria più grande del centro-sud e partire per le mete classiche del nord Italia dove tanti compaesani hanno iniziato da tempo la arrosticinizzazione di quelle popolazioni barbare che pensano ancora che il meglio della pecora è la lana! Compaesani emigrati abbiate pazienza, un giorno anche loro capiranno e chissà se dopo i codini, le veline e i soldi a camionate si chiederanno come ha fatto quel semplice ragazzotto con l'accento pescarese a farci vincere il mondiale, dove ha trovato la freddezza per battere quel rigore..non lo so ma di sicuro da buon pescarese prima di battere avrà pensato " A qua nghi li chiacchiere nin z'abbott la panz!"