La passione del vino

Il salice salentino


Ho scoperto da non molto un grande vino rosso,il salice salentino.In particolare la riserva rosso 2002 è veramente speciale.Lo consiglio a tutti per una cena a base di arrosto.Si produce............a nord di Lecce, zona di vigneti e uliveti, in cui sono sparse masserie e antiche torri di vedetta. Il Salice Salentino, rosso e rosato, viene prodotto per massima parte con le uve dei vitigni Negroamaro e rappresenta, sin dal VI secolo a.C. un’antica produzione dell'area meridionale della Puglia. La Doc ricade nella zona jonico-salentina, coprendo le province di Brindisi e Lecce, un'area a secolare tradizione viticola. Il Salice Salentino Doc esiste nelle versioni Rosso, Rosato, Bianco, Pinot Bianco, Aleatico Dolce e Aleatico Liquoroso dolce. Come si consuma Si tratta di un vino da pasto che nella tipologia Bianco viene servito con primi piatti di pasta e riso, verdure e pesce in calici ampi che si restringono verso l’alto a una temperatura di servizio di 10-12°C. Il Rosso si accompagna bene con preparazioni molto -strutturate e carni rosse. Va degustato in calici allungati ad una temperatura di 18°C. Il Rosato invece può essere abbinato a salumi piccanti, primi piatti con sughi leggeri, carni di maiale e agnello al forno o in umido, spezzatini di vitello con verdure, frittate campagnole, formaggi ovini freschi e si degusta in calici ampi e aperti a una temperatura di 12-14°C. Le versioni Dolci e Pinot Bianco si abbinano a dessert o a dolci tipici del periodo natalizio serviti in calici piccoli.Come si conserva Le regole per una corretta conservazione di questo vino sono poche: le bottiglie vanno tenute, coricate, in scaffalature di legno, perché questo materiale attutisce i colpi e le vibrazioni; devono essere conservate al buio, a temperatura costante fra 10 e 15°C e con un’umidità intorno al 70-75%, in modo che il tappo non si asciughi. Come si produce Il metodo di produzione del Salice Salentino Doc prevede per il Rosso la pigiatura delle uve, poi messe a fermentare e a macerare assieme alla vinaccia. Con la successiva svinatura, si separa la vinaccia dal mosto e, dopo l’invecchiamento e l’affinamento, il vino viene stabilizzato e imbottigliato. Il metodo di produzione dei bianchi, invece, è un processo molto più delicato, dato che il vino bianco è facilmente soggetto ad alterazioni microbiche e a fermentazioni anomale. La fermentazione avviene lontano dalle bucce, che potrebbero compromettere il colore del vino. I rosati vengono ottenuti con una fermentazione di uve rosse, senza macerazione delle vinacce. Le versioni Aleatico invece si producono con uve stramature, appassite e diraspate, pigiate e fermentate naturalmente; inoltre, per la tipologia liquorosa la fermentazione viene arrestata (mutizzata) con l’aggiunta di alcol e il prodotto viene invecchiato. Lo spumante infine si ottiene per rifermentazione del vino secco a cui viene aggiunto un certo quantitativo di zucchero o nella rifermentazione dello zucchero naturale presente in un mosto semifermentato. La pressatura delle uve intere deve essere soffice e la vinificazione deve avvenire in bianco.