"IL MIO TANGO"

DOMENICA 29 OTTOBRE 2006 h: 01:10. L'OROLOGIO SI FERMA


Sabato 28 ottobre, una sera come tante, ma N*, I*, F*, A*, e L*, decidono di andare al bowling, non a ballare, non a sballarsi, ma a divertirsi semplicemente tutti insieme. Fra loro c'è chi studia per diventare giornalista, o interprete, c'è chi lavora ed è già un "piccolo" imprenditore, ma tutti hanno un denominatore comune, sono tutti ventenni con la voglia di vivere e di divertirsi, e insieme tutti e cinque son partiti verso, una serata normale, piacevole....Domenica 29 ottobre. N* prende la sua macchina, mette in moto e tutti salgono, pronti ormai per il rientro a casa, ma la serata non è ancora finita....forse N* non ha fatto i conti con le curve, forse N* non ha fatto i conti con la nebbia, forse N* ha creduto che la morte non avrebbe mai potuto baciare se stesso, e ha continuato a mantenere la velocità della macchina costante, velocità sicuramente  fuori i parametri normali di guida, viste le condizioni di visibilità e la strada diventata alquanto impervia....N* si rende conto della curva troppo tardi, frena e va a finire sull'altra corsia. E' l' 1:10. La macchina non risponde più e si schianta contro i guard rail, ma l'auto non vuole ostacoli e si ribalta fuori strada, una, due, quante volte non lo so, ma sicuramente tante, quanto bastano per rendere una macchina un accumulo di lamiere e chi viaggia dentro....Non sono stati soccorsi subito, la nebbia ha impedito che fossero visti dalla gente che è passata subito dopo....F*, l'unico dei cinque ad uscire completamente indenne da quella macchina, ha visto tutto lo strazio e la devastazione che lo circondava...il suo amico N* ancora vivo, in una pozza di sangue, la sua amica I*, non so se dire fortunata, ad aver subito più tardi solo dei punti di sutura alla testa, L*, è incosciente e poi scoprirà che ha rotto il femore....ed A*....A*, non riuscivano a trovarla....A* nell'impatto con le mastodontiche rocce della nostra murgia, è stata scaraventata fuori dalla macchina, e non si spiega ancora come, lontana dal punto in cui l'auto ha deciso di fermarsi....è morta sul colpo. N*, purtroppo, non è arrivato vivo in ospedale. Lunedì, i funerali di entrambi, ho visto I*, aveva negli occhi un miscuglio di sentimenti che si leggevano a chiare lettere: diperazione, terrore, rabbia...ho guardato quegli occhi e ho rivisto i miei, sette anni fa...In quel momento ho saputo che malgrado sia sopravvissuta, dentro le è morto qualcosa....la spensieratezza dei vent'anni....P.S. Mi chiedo quanti giovani dovranno ancora morire e lasciare le famiglie dilaniate dal dolore, prima di capire che la nostra vita è sempre appesa ad un filo, ed è nostro dovere salvaguardarla sempre, secondo i nostri limiti....Si parla di destino, ma penso che a volte sia una magra giustificazione per non guardare in faccia la realtà e ammettere le proprie colpe...perchè A VOLTE, LA MORTE, SI PUò EVITARE....CIAO N*....CIAO A*....