"IL MIO TANGO"

W NONNA MARIA


Nonna Maria ha 75 anni e nonno Ventura si è oramai affacciato agli ottanta, e a parte acciacchi vari,e non tenendo condo che si scannano dal sorgere del sole fino a quando non viene spenta l'apposita stufetta(usata come abat-jour nel soggiorno) direi che se la cavano benone. Figli e nipoti, meno. Sovente accade di correre a casa di Maria poichè i nervi, ed ultimamente oserei dire anche la vita di Ventura, sono costantemente in pericolo. Nonna è un donnino aggraziato ed elegante, e in passato è stata una donna bellissima. Nonostante l'età è ancora molto bella, il suo corpo abbastanza atletico ancora, e la pelle profuma di lavanda. Se non fosse per la sua lingua biforcuta avvezza alla ciarle sul balcone di casa con Donna Rosetta, e per la sua mente diabolica e perversa, sarebbe la perfezione fatta a persona. Negli anni ne ha combinate tante. Ha un cucinino con una finestrella di circa 30 cm larga, dove passa la gran parte del suo tempo o a "pistracchiare" libagioni e manicaretti apparentemente succulenti, rivelatisi a tempo debito sostanze  tossiche anche per lo stomaco d'acciao di Ventura,  oppure si esercita al tiro al bersaglio. Se malauguratamente capiti a tiro sotto la fantomatica finestrella della scarogna e peraltro Maria ti porta pesantemente sulle giriball, anche un semplice pomodoro bollito in mano sua, diventa un oggetto contundente, e solitamente il bersaglio è centrato nel 99,9% dei casi. Fino a quando Ventura, una bella mattina d'estate, durante la gita giornaliera dell'adorata mogliettina al camposanto, stufo di vederla tronfia di se stessa mentre se la sghignazzava nascosta dietro la finestrella, ci  ha piazzato una zanzariera fissa, da rendere innocue quelle manine omicida. Al rientro, la mia dolce nonnuccia, soleva rintanarsi di tutto punto nel suo laboratorio di stregorerie e mentre armeggiava con la macchinetta della salsa, disgraziatamente vide dalla finestrella la sua coinquilina in procinto di attraversare la strada. Quella vicina  puzzolente che appendeva le corone dell'aglio nel pozzoluce in comune, imbrattando di quel lezzo tutto il suo appartamento lindo e profumato. Accecata dal furore rosso sangue di vendetta, diede uno sguardo fugace a ciò che aveva sottomano e c'erano quei pomodori marci scartati che richiamarono i suoi occhi assassini. Ne prese due, inquadrò bene il bersaglio e alla velocità della luce mise in moto il mitra. In verità vi dico che sarebbe stata capace di centrare la poveraccia anche ad occhi chiusi, ma il problema grave fu che Maria non seppe che avrebbe dovuto fare i conti con con quella stramaledetta zanzariera completamente ignorata dai suoi occhietti vispi e attenti. L'effetto dei pomodori marci sulla faccia di Maria fu devastante....per Ventura però. Una settimana dopo il fattaccio,  Maria ebbe la subdola idea di propinargli per pranzo una vecchia gallina deceduta per cause naturali, qualche giorno prima, e così il povero Ventura diventò per le 48 ore a seguire, il miglior amico del cesso.L'ultima, l'ha combinata ieri, ma questa ve la racconterò domani ;)P.S.(la vacanza è andata benissimo, la mia assenza è stata dovuta a causa di forze maggiori, ovvero pc in palla)jess( NONNA MARIA è SEMPRE NONNA MARIA)