"IL MIO TANGO"

Post N° 93


Come il cielo è il mio cuore...variopinto di mille sfumature di grigiFa freddo oggi. Molto freddo. E non riesco a trovare un pensiero che mi scaldi.Oggi compie un anno il mio piccolo blog. E la mia mente va ai giorni in cui l'ho creato. Agli avvenimenti che hanno in un modo o nell'altro cambiato il corso della mia vita. A quello che non ritenevo mai possibile accadesse. A quello che invece è stato. A quello che non sarà mai più. Apro il cassetto dei maglioni e lì al di sopra di tutti c'è quello grigio che ho comprato per ultimo circa un paio di settimane fa. Lo porto sul viso e cerco di inspirare. Profuma ancora di aria straniera. Quell'aria che è stata a me cara quanto non puoi sapere. E' una sensazione sciocca. Una misera illusione. Lo so. Ed io mi ci crogiolo comunque da folle quale sono. Ma il maglione odora di nuovo non di vecchio. Non di passato nel quale vorrei ancora immergermi e annegare. Ahimè si inciampa nella vita, si cade e a mio malgrado, non potrò mai fare ammenda.Prendi la macchina e cominci ad accelerare sempre più forte. E' fantastico sentire quell'adrenalina che nemmeno ricordavi più d'avere. Continui a spingere il pedale ancora ancora e ancora.... Avverti il vento violento sul viso e le vene che pulsano sempre più forte, e ti senti quasi rinascere. Sfidi il destino se ci credi e spingi l'acceleratore giù, ancora più giù. E ti sembra di volare. Fino a quando non perdi il controllo della macchina, esci fuori strada e ti schianti contro un albero. Ringraziando Dio ne vieni fuori illeso. E' stato bello per quanto è durato.... volare.... ma cosa ricorderai in futuro? ....non di certo il volo. E così scaccerai a pedate quel ricordo e tutte le emozioni annesse. Eviterai di pensare a quella macchina maledicendo il giorno che l'hai accesa. Ma ormai, ti dici, è acqua passata, fortunatamente. Meglio non pensarci più...Dimenticherai presto.... Molto presto....E il mio cuore non trova pace.Devo uscire. Voglio uscire. Indosso quel maglione insieme ai miei jeans preferiti. Quelli oramai fin troppo consunti. Sorrido all'idea degli strappi che aprono la stoffa svelando lembi di pelle e di intimo. Quella pelle che un tempo.... Mi ricopro di lana sottile. Faccio una coda leggera. Non ho voglia di truccarmi il viso. O di indossare maschere. Nella trasparenza mi stringo forte nel maglione e nei ricordi. Chiudo gli occhi. E quasi sento le tue braccia avvolgermi di nuovo....M. (che la sta ascoltando proprio adesso alla radio)