"IL MIO TANGO"

"POLITICALLY UNCORRECT"


Nel mondo della tanto discussa televisione moderna, non potevamo non metterci nel grande calderone la altersì polemizzata sit-com in onda negli States su Gay Logo in stile "South Park" versione Playmobil: una miscela esplosiva dalle angeliche vesti giocattolo a trattare temi scottanti, provocanti ed irriverenti. Racconta della coppia omosessuale più felice del mondo che vive insieme ai suoi amici nel quartiere gay West Lahunga Beach(immaginario) dove l'omosessualità è talmente comune che possono sentirsi completamente liberi di essere se stessi. Questa genialata televisiva nasce dal cortometraggio ‘Rick & Steve’ di Q. Allan Brocka presentato nel 1999, diventato un vero e proprio cult negli States.In Italia in occasione della rassegna salernitana "Cartoon On the Bay"  la giuria del Pulcinella Award ha assegnato a "Rick e Steve, la coppia gay più felice del mondo" il premio come miglior serie televisiva dell’anno nonostante le polemiche sulla partecipazione del cartone animato (candidato nella categoria “per tutte le età“) da chi ha ragione di considerare come Carlo Nardello, amministratore delegato di Rai Trade, che tale programma televisivo è inadatto a trattare tematiche “delicate” come l’omosessualità(oserei aggiungere altamente ostentata nel modo meno dignitoso) in un prodotto destinato ai bambini. E' talmente poco ortodosso che ci assicurano, non verrà con ogni probabilità mandato in onda nelle televisioni generaliste.Ed io, quale genitore me ne compiaccio. Perchè i bambini hanno il diritto di essere tutelati. Perchè i bambini non vanno confusi. Bisogna prendere atto che gli omosessuali fanno parte della nostra realtà ed hanno gli stessi diritti umani in quanto tali. Ai nostri figli dobbiamo insegnare questo, a convivere serenamente e senza discriminazioni assurde con le tante realtà del mondo. Ma da qui a far passare l'omosessualità come norma naturale di vita, come simbolo della famiglia da emulare, beh scusatemi ma sembra una barzelletta. Ognuno è libero di fare le proprie scelte sessuali senza dover essere di conseguenza discriminato e scartato come paria, ed essendo tali investono esclusivamente il campo "personale". Non vedo pertanto il motivo di ostentarle ad ogni costo. Lo trovo di cattivo gusto. E oltremodo diseducativo. Tuttavia non dimentichiamoci che queste tematiche mature quanto delicate, fanno parte del "mondo degli adulti". Perciò signori, i bambini teniamoli fuori per favore... almeno da questo...