L'intollerante

La Pasquetta dell'italiano medio


Nonostante ogni anno gli ingorghi e il traffico caratterizzino le giornate di Pasqua e Pasquetta, l' "intelligente" e "saggio" italiano medio non rinuncia a mettersi in macchina(si parte presto, verso le 7 del mattino, per illudersi di non incontrare traffico) e dirigersi verso le località, possibilmente di mare, più vicine. Dalle mie parti, i "furbi", si dirigono soprattutto a Scauri, Formia, Sperlonga; i "lord" e i "nobili",invece, preferiscono non mischiarsi alla feccia sociale e partire alla volta di località rinomate come Varcaturo e Baia Domizia(sponsorizzata direttamente da Tony Tammaro). Non è tanto importante il luogo, la cosa veramente importante è partire(dopo aver preparato l'immancabile frittata di maccheroni e averla incartata per bene nella carta stagnola) e rimanere imbottigliati nel traffico, impiegando non meno di 5 ore per arrivare in un posto che, quando non è invaso dai soliti intellettuali, si raggiunge in meno di un'ora di macchina. Di solito è la donna a pressare il proprio uomo; lui si limita a rassegnarsi ad una giornata divertente come i programmi condotti da Giancarlo Magalli e leggera come Maurizio Costanzo dopo il cenone di Natale. E' così l'uomo medio italiano. Ormai c'ha fatto il callo: la voce-trapano della moglie o,all'inizio della storia d'amore, della fidanzata è molto più forte e convincente del suo buon senso e del suo istinto di autoconservazione. La cosa bella è che, alla fine, dopo 15 anni di Paquette al mare o di picnic in compagnia di premi nobel per la stronzaggine, il povero marito si sente anche dire dalla moglie: "Sei uno sfigato del cazzo...in 15 anni non hai fatto altro che portarmi a Varcaturo e ora, sono vecchia, piena di ruge e ieri sono entrata in menopausa...avrei dovuto sposare quel chirurgo plastico che mi faceva il filo 35 anni fa e che mi avrebbe fatto rimanere sempre bella;mi avrebbe anche portato in vacanza ai caraibi, visto che guadagna il triplo di te. Il povero marito desidererebbe risponderle che anche lui vorrebbe non averla mai conosciuta, che vorrebbe accompagnarla personalmente dal chirurgo plastico e che, cazzo, avrebbe dovuto anche lui sposare quella pornostar californiana che gli faceva il filo quando non assomigliava così tanto ad Homer Simpson. Ma non gli va; è troppo stanco e troppo depresso per tener testa a sua moglie: la casa dove abita è del padre di lei, come tutti i mobili e l'utilitaria di merda che guida. Pensadoci, si rende conto che, anche le mutande che indossa, sono state l'unico regalo che ha ricevuto da suo suocero in 25 anni di matrimonio e che, quindi, in teoria, se dovesse alzare la voce ed esternare tutti suoi malumori, potrebbe perdere anche quelle. Così, abituato all'alito di primo mattino della moglie, ingoia altra merda e pensa: "Ho 50 anni, lo stipendio che ho, serve a malapena per coprire una parte dei 3000 euro di scoperto in banca e il pisello non funziona da quando mia moglie ha smesso di comprare sciarpe perchè può utilizzare le tette per proteggersi il collo... non mi resta che sopportare questa arpia fin quando le mie palle non diventeranno abbastanza grandi e gonfie da farmi da mongolfiere e permettermi di volare via da quesa vita di merda!"