L'intollerante

La fenomenologia dell'anonimo


Se dovesse essere presentato in un varietà televisivo, sarebbe annunciato così:"L'anonimo: quando la simpatia non arriva mai" o, ancora: "L'anonimo: quando la natura si accanisce, lo fa per bene". A quanti di voi sarà capitato di essere infastiditi da questa irritante presenza? Qualcuno li definisce troll, io li considero dei poveri vermi con una vita privata profondamente infelice e capaci di realizzarsi solo quando riescono a denigrare qualcuno. Il loro comportamento mi ha da sempre affascinato(si può essere meno acuti di un sasso? Mi chiedevo con assiduità quando leggevo un loro intervento). L'anonimo è un fallito cronico, sfiancato dall'onanismo feroce e incattivito dall'ingrata sorte che la vita gli ha regalato. E' pienamente consapevole di essere un nulla e di proferire cazzate grandi come il culo di pavarotti unito a quello di Costanzo e, proprio per questo, striscia e non si espone mai. Si preoccupa sempre di lasciare aperta una via di fuga; sa fin dall'inizio che farà una colossale figura di merda e, per questo motivo, si cura di non lasciare alcun riferimento che possa identificarlo anche in maniera fittizzia; nemmeno un nome inventato o un'onopatopea che simuli il rumore di una scorreggia, niente di niente. E' lui: l'impavido e fiero foriero del nulla, l'eterno masochista invertebrato, la continua delusione per amici e parenti tutti. Tuttavia, esiste un tipo di anonimo che è il peggiore di tutti...sapete qual è? Quello che,pur avendo un nick e addirittura un blog, decide di non loggarsi e non firmarsi e lasciare i suoi insulti negandone spudoratamente e vigliaccamente la paternità. Più volte mi hanno suggerito di non dare l'opportunità a questi abietti individui di esternare la loro sconfortante demenza ma io, dall'alto della mia bontà e della mia tolleranza, mi sono sempre prodigato di dar libero spazio ai loro sfoghi e di utilizzare questi elogi all'idiozia, per il mio personale dileggio. Insomma: quale modo migliore per divertirsi e allenare la propria "capacità di asfaltamento", se non quello di giochicchiare con gli anonimi? Dar loro spazio e udienza quando ti va e ignorarli quando, come giocattoli vecchi e rotti, ti hanno annoiato? Infondo io un po' mi sono affezzionato a questi esseri e mi sono convinto che, gli anonimi rompicoglioni, infondo, sono i migliori amici dell'uomo e non vanno abbandonati o discriminati(al massimo vanno presi per il culo). Vi attendo anonimi: accorrete numerosi e scaricate il vostro astio su di me...come avrete intuito, mi annoio tanto in questi giorni pre-vacanze e ho bisogno del mio bravo passatempo.