L'intollerante

Eccelse vacanze


E alla fine eccelso, per gioia di alcuni e dannazione di molti, è tornato dalle sue ritempranti e rigeneranti vanzuole in montagna! Non avendo i miei cari amici anonimi da "perculare", mi sono dovuto accontentare di tormentare scoiattoli, daini, camosci, cervi, cinghiali, conigli, cincillà, acquile nane, lombrichi, lontre e un esemplare di dodo. A parte le torture agli animali(non me ne vogliano troppo gli animalisti), la mia vacanza è stata parecchio rilassante e voglio raccontarvi l'aspetto più esilarante: l'animazione. Come sapete, da ormai vari anni, in ogni villaggio che si rispetti, appena mettete piede nella hall, venite accolti da alcuni individui che si fanno definire "animatori"(spesso, l'unica cosa che riescono ad animare, è l'intestino tenue). Quest'anno ho avuto la conferma incontrovertibile: abbiamo standardizzato anche le vacanze estive. Canzoni, balli, gesti, slogan, spettacoli di cabaret, ormai abbiamo reso sempre uguale e deprimente anche la villeggiatura. Il primo giorno nel villaggio c'è l'immancabile presentazione dello staff di animazione... non prima, però, della irrinunciabile baby dance durante la quale, per quasi un'ora, devi sorbirti tutto il disco dello zecchino d'oro stagione 1930/1940 con le intramontabili canzoni:"metti la canottiera", "togliti le mutande", "il coccodrillo come fa"e"la giraffa me la da". Bimbi elettrizzati che corrono a destra e a manca sul palco e poi vengono colti da crisi epilettiche fulminanti a causa dell'alternanza letale di luci arcobaleno e vocine demoniache(non ditemi che, i bambini dello zecchino d'oro, non sono castrati). La baby dance finisce e, da dietro le quinte, sbuca il mitico staff di animazione. Tanto per cambiare , la prima impressione, è stata abbastanza terrorizzante: un gruppo sparuto di semi obesi che ballavano sudati e scoordinati una sigla cantata da uno che pareva Renato Zero versione macho. Si sforzavano di sorridere e mostrarsi amichevoli ma, sotto sotto, avrebbero voluto morire in quel preciso istante colpiti da una testata mortale del gabibbo o, in alternativa, mandarci tutti a fare in culo. Inutile dirvi che, dei 600 clienti che hanno soggiornato nel villaggio, io sono stato(con assoluta e ostentata fierezza) il più rompicoglioni. Ben presto sono divenuto l'incubo peggiore deli "animatori" che, a loro volta, hanno avuto bisogno di un gruppo di "rianimatori" e di psichiatri esperti. Scherzi a parte, nonostante fossero in pochi, i ragazzi dello staff non hanno fatto un cattivo lavoro e sono persino riusciti ad organizzare un torneo di briscola al quale hanno partecipato tutti gli ultra ottantenni presenti nel villaggio e, l'ultima settimana, hanno distribuito hashish e lsd a tutti i bimbi del mini club. Ora mio fratello di 4 anni è entrato in un gruppo metal ma, almeno, ha conosciuto i piaceri del sesso, della droga e del rock and roll, solo un anno dopo di me. Dato che io sono cresciuto così, lui ha buone possibilità di eguagliarmi. Viva gli animatori