L'intollerante

Esame di Stato 2005: la mia incredibile tesina


Amore AssassinoLa terra bagnata dalle lacrime del cielo emana un profumo d'abisso.China il capo un tulipano ferito dalle gocce di pioggia.Rivedo in lui il mio destino medesimo;ucciso da ciò che solitamente lo nutre: lui dall'acqua, io dall'amore.Cesare PaveseDietro questa poesia c'è una storia molto divertente. Come avrete letto, la firma è di Cesare Pavese ma, in realtà, queste quattro melanconiche righe, non le ha scritte lui ma il sottoscritto. Si si...avete letto bene, la poesia è mia!! Perchè allora firmarla con il nome di un poeta così famoso?! E qui torniamo alla storia particolare che si nasconde dietro questi pochi versi. Correva l'anno 2005, il sottoscritto doveva dare il suo esame di stato e decise di invetarsi un punto di partenza per la discussione della sua tesina che fosse originale (e anche un po' bastardo). Il mio discorso, infatti, ruotava intorno alla potenza del pregiudizio. Bene, a questo punto, dovreste aver già intuito qualcosa no? Ok, non la tiro per le lunghe e vi spiego tutto: all'inizio del mio colloquio d'esame presentai questa poesia alla mia adorata (non sono sarcastico) prof di italiano dicendole di leggerla ad alta voce; di modo che potessero ascoltarla anche tutti gli altri docenti presenti. Alla fine la mia prof esclamo:"Eh si...questo è proprio Cesare Pavese". Trattenni la risatina malefica che stava per uscirmi e chiesi a tutti i miei professori di esprimere un giudizio in merito all'opera che avevano appena udito leggere. I giudizi, come mi aspettavo, furono tutti molto positivi e andarono dal:"Molto profonda" al :"Con poche righe ha saputo esprimere moltissimo". A quel punto il colpo di scena che avevo preparato con tanta cura: sorrido, schiarisco la voce e dico:"Bene, ora posso confessarvi che questa poesia non è di Pavese...queste poesiola l'ho scritta io". Silenzio tombale da parte di tutti; la mia prof di italiano sarebbe voluta scappare sulla luna (o, in alternativa, avrebbe voluto strozzarmi). A quel punto anticipai ogni eventuale domanda da parte della commissione spiegando il perchè di quella "truffa" e potei partire con il mio discorso sul pregiudizio. Ps Questi versi li dedico proprio alla mia prof di Italiano e Latino; donna buona, dolce, colta e, soprattutto, umile... sperando che abbia perdonato la mia piccola marachella