Come ci vedono gli altri? Mi sono sempre preoccupato di conoscere la mia "zona cieca"...quella che io non posso scorgere e che vedono solo coloro che mi conoscono. Che hanno una visuale esterna alla mia. Questa che leggerete nel post, è la descrizione che si trova nel mio profilo myspace...è ciò che credo di essere e ciò che credo di riflettere all'esterno. Periodo strano, questo. Periodo convulso di ripiegamento egoistico. Mi piacerebbe capire cosa mi ha reso così, come sono arrivato a questo punto che pare di non ritorno."Il caos; l'istinto puro. La mia vita è disordinata
come il taglio dei miei capelli. Non amo definirmi "complicato" poichè
credo che, chiunque possieda la consapevolezza superiore a quella di un cricetoi, sia inevitabilmente tale. Sento prima con l'anima
e poi con il corpo. In generale mi reputo una persona molto fortunata:
una di quelle che, nonostante la giovane età, può dire di avere già una
storia alle spalle. Per mestiere manovro parole, per vocazione scrivo.
La mia prima poesia l'ho scritta a 7 anni e ho capito che, la mia vita,
sarebbe stata per sempre unita ad un foglio e ad una penna. Non temo la
noia perchè so che è inevitabile e che ogni strada conduce ad essa.
Vivo convinto che bisognerebbe,"semplicemente", trovare il modo meno
noioso di annoiarsi. Mando a fanculo l'amore molto spesso, ma finisco
sempre con il richiamarlo. Il telefono dell'amore è sempre accesso e
non è mai occupato...solo che lo stronzo non risponde mai...se riesco a
sentirlo è solo perchè decide di chiamarmi lui. L'amore è una gran
puttana e per questo hanno tutti il suo numero. Lui però non conserva
quello di nessuno; non ne ha bisogno"