L'intollerante

Giovani, libertà e democrazia


Esiste, oggi, un partito politico che non utilizzi questo magico e seducente tris di parole per strizzare l'occhio ad elettori sempre più sfiduciati e confusi? Destra, sinistra e centro: tutti si battono per la libertà, la democrazia e la giusta valorizzazione dei giovani...i"giovani", già: tanto criticati e sputtanati quanto poi utilizzati, quando fa comodo, come meschina esca attira consensi o come contentito placa dissensi.Questi giovani che, dicono, sono un po' "la generazione del nè" (non vogliono né lavorare, né studiare a quanto confermano le utilissime statistiche commissionate dal Ministro Meloni). In poche parole non siamo buoni a nulla ma, gli adulti, vogliono comunque aiutarci ad emergere, a trovare la nostra strada, ad avere una pensione quando i vecchi saremo noi. Forse sbaglio, forse la mia posizione pro miei coetaneai scontenterà i "grandi" ma, da un po' di tempo, mi sto inesorabilmente convincendo di una cosa: hanno fatto in modo di farci piegare tutti a novanta, ci hanno fatto il lavaggio del cervello per convincerci che, quella supina, è la posizione migliore da assumere per non subire troppe sberle da una vita eccessivamente complicata e troppo cattiva che non possiamo comprendere. Ci hanno poi inserito nel culo un palo della luce di 15 metri e ci hanno urlato contro:"Sodomiti di merda". Hanno selezionato tra noi i più obbedienti e sottomessi spacciandoli per "ragazzi di valore" e sono persino riusciti a farci credere che, l'attestato di somma cultura e grande rispetto, ci sia conferito da una cosa che si chiama Laurea ma che, ad esser sinceri ed obiettivi, faremmo meglio a definire:"Lista di nozioni più o meno inutili da imparare mnemonicamente".Hanno svuotato il futuro di un'intera generazione per riempirsi le tasche, partorendo una categoria perversa e spaventosa di giovani-vecchi dagli sguardi spenti e dalla presunzione sconfinata che, quando esponi loro le tue idee, ti dicono che:"Sei un povero ingenuo e della vita non hai capito un cazzo". Però poi ti fermi e pensi che, se quelli che della vita hanno capito tutto ci hanno lasciato in eredità questo paese di merda, infondo è meglio augurarsi di rimanere nella categoria di quelli che non c'hanno capito un cazzo per il resto dei tuoi giorni. Per concludere il piano di annichilimento totale, ci hanno infine regalato un palliativo formidabile chiamato social network con il quale poter "giocare" e attraverso il quale sfogare malumori e voglia di emergere...ci hanno confinati in questo limbo di urla virtuali che, se non affiancate da azioni reali, restano patetiche manifestazioni di opinionismo da bar e di egocentrismo di bassa lega. Quando dico che voglio cambiare il mio paese in molti mi ridono in faccia e mi tornano ad intonare la filastrocca che hanno sentito da altri:"Sei un povero illuso...ne devi avere di schiaffi dalla vita". Poi però penso che nella vita di schiaffi ne ho avuti già non pochi, che tutto quello che ho conquistato me lo sono guadagnato sudando sangue e che alla fine non devo dar troppo peso a certe minchiate; tanto è vero: "Non esistono più gli adulti di una volta".