L'intollerante

Boicottiamo le stronzate


Ho scritto questa nota con la consapevolezza che avrebbe potuto sollevare più di qualche critica. Tuttavia, rompipalle, provocatore e stronzo come sono, direi che la cosa non potrà che farmi piacere.Del resto, è innegabile, la libertà di parola e di espressione non dovrebbero essere concesse a chi dimostra in ogni istante della sua vita di non saperne usufruire nel rispetto del prossimo. Bisogna infatti accettare senza ipocrisie da filosofi di bassa lega che, l'iper-democrazia della parola, crea mostruose dittature del superfluo. Chi, come me, ha più di mille contatti su fb viene difatti letteralmente bombardato da inviti a gruppi inutili ed irritanti del tipo "xtt qulli ke, almn un vlt, anno piant guardnd Hello Spenk", oppure:"Se nn ti iscrv a qst grpp nn vuoi bene al mio gatto". Ecco: questa sovracomunicazione che ci assilla proponendoci il nulla più squallido ha un enorme effetto negativo e abbassa il nostro livello di attenzione generale; sovrastando, quasi sempre, i messaggi che invece sono importanti e meritevoli di larga diffusione. La "dittatura del superfluo" è una fenomeno che si espande in maniera preoccupante (e per me intollerabile) soprattutto su quello che è il più grande social network al mondo.Che poi, oltre a sovraccaricare le nostre palle, sovraccarica e spesso manda in crash anche l'intero software di gestione di facebook. E non sparatemi la solita frasetta volteriana del:"Eh ma tutti devono essere liberi di dire ciò che vogliono". Ma se non hai obiettivamente un cacchio da dire, non è meglio che taci? Inoltre, un'opera non di censura aprioristica ma di boicottaggio/educazione portata avanti verso questi sempre più numerosi promotori del niente, è fruttuosa sia per loro che per la parte di mondo pensante. Insomma: è inutile che ci prendiamo per il culo con il relativismo assoluto...c'è un limite oltre il quale non si può andare. Esistono cose che sono inconfutabilmente inutili e che vanno quindi osteggiate. Se tanti ragazzi sbavano guardando amici (io stesso, a 18 anni, pur non avendo mai guardato il programma, partecipai ad un provino come "attore") è perchè nessuno li prende a schiaffi e gli dice:"Coglione ma non capisci che è tutto un deprimente trionfo di finzione misto a finto talento?". A me è bastato vedere di persona come sono strutturati i provini per dirmi:"Coglione ma non capisci che è tutto un deprimente trionfo di finzione misto a finto talento?" e giurare a me stesso di non umiliare mai più così la mia intelligenza. Quando si è ragazzini è fisiologico sbagliare ma, se lasciamo gli adolescenti e i pre-adolescenti nella propria inconsapevole sonnolenza ed omologazione, una nuova classe di elettori consapevoli con conseguenti politici degni di rappresentarli quando la formiamo? Se continuiamo a ripararci dietro questo insulso ed irresponsabile elogio alla "libertà totale", che senso ha lamentarci di come siamo ridotti? Criticare i reality è da idioti e qualunquisti se poi non si spiega perchè, il Grande Fratello, andrebbe abolito. Bisogna insegnare alle nuove generazioni, fin dai primi anni di vita, ad essere ipercritiche e a leggere; leggere fino a quando bruciano gli occhi. Bisogna liberarsi di tutta questa fuffa alienante e dittatoriale e riappropriarsi della giusta dignità intellettuale...ovvio che ci vogliano lo svago, la leggerezza e la risata ma, porca puttana, se volete ridere guardatevi Neri Marcorè, Guzzanti o anche Totò e Fantozzi. Non andate a vedervi De Sica.Riassumendo in estrema sintesi: un bimbo può essere educato ad agire con intelligenza e ad amare la cultura senza tramutarsi in un musone intellettualoide emarginato. Un bimbo può essere indirizzato verso le cose giuste da amare (perchè non è vero che ogni cosa è potenzilamente giusta da ammirare) e i corretti valori da seguire. Boicottiamo e critichiamo aspramente le stronzate superflue e tutti coloro che le promovuono ma, in aggiunta, proponiamo ALTERNATIVE concrete e brillanti. La cultura è l'unica risposta giusta; l'unica arma che abbiamo per migliorare noi e il mondo. Il resto, amici miei, sono solo chiacchiere da osteria. In poche: CERCHIAMO DI ESSERE DEI ROMPICOGLIONI COSTRUTTIVI.Ps il cazzeggio e lo svago sono sacrosanti e fisiologici; così come il riposo cerebrale. Non rendersene conto equivarrebbe a tramutarsi in quei bacchettoni odiosi ed ipocriti che non sono capaci di prendere la vita con la giusta, fisiologica frivolezza. Il dramma, a mio modesto avviso, è quando il cazzeggiar diviene regola; unico modo di relazione con il mondo esterno. Il dramma, sempre a mio opinabile avviso, è il non saper alternare la giusta dose di pronfondità e leggerezza e non fare dello svago una piacevole e utilissima eccezione. Alla fine, ditemi voi, a chi se non ai bimbi si può insegnare facilmente questa modo di approccio nei confronti del mondo?In ogni caso, come sempre, questa mia nota non è che un imput provocatorio...il suo completamento doveroso saranno i vostri ed i miei commenti.