L'intollerante

IL "CROCIFISSA"


C’era qualcosa, in questo stanco e spesso triste paese, che proprio non andava. Qualcosa che girava male, qualcosa che impediva lo sviluppo e la crescita positiva dei più giovani. Qualcosa che generava una preoccupante disoccupazione. Qualcosa che favoriva un frustrante sistema anti-meritocratico ed una sproporzione abissale degli stipendi tra le diverse classi di lavoriatori .C’era (ma ora fortunatamente è stato eliminato) un oggetto demoniaco che umiliava l’istruzione pubblica e riduceva il sistema previdenziale ad un enorme debito incolmabile che garantirà pensioni pari a zero alle future generazioni. Per anni politici ed esperti di ogni settore si sono inutilmente confrontati (e scontrati) per trovare la causa suprema di tutti questi dilanianti mali e, finalmente, in un fausto giorno di novembre del 2009, la soluzione è arrivata.Quel maledetto crocifisso nelle aule scolastiche e nei tribunali impediva la crescita del paese, la progressione laica dell’intera società e generava traumi insuperabili nei poveri piccoli costretti a sopportate la spaventosa vista di un uomo morto in croce da martire. Quel simbolo, così limitante ed opprimente per le libertà individuali di ogni singolo individuo, doveva assolutamente essere eliminato per sempre. La corte Europea, dunque, ci ha “misericordiosamente” liberato da un insostenibile fardello e ci ha regalato una sentenza che, potete starne certi, migliorerà le condizioni di vita di ognuno di noi: basta con questo cavolo di Gesù Cristo nei luoghi pubblici. Un provvedimento che, per carità, suona perfettamente e logicamente in linea con il concetto a quanto pare irrinunciabile di “stato laico e moderno” ma che, a modestissimo parer dello scrivente, appare leggermente e spudoratamente ridicolo se paragonato alle reali incombenze del momento storico che viviamo. “La democrazia è salva” urla tuttavia qualcuno…anni di battaglie hanno finalmente eliminato quell’orribile simbolo d’infamia dalla vista innocente dei pargoletti italici. Ora nessuna icona anti-democratica potrà turbare le loro influenzabili e deboli menti. Eppure, se ci si ferma un attimo e si travalicano le varie battaglie automatiche delle tradizionalmente deprimenti opposte fazioni in campo, ci si accorge di una cosa.Che quel Crocifisso è divenuto “Crocifissa” solo da qualche tempo; per moda verso l’astrusità para-intellettuale più che per reale e concreto fastidio o amore per le "libertà religiose"…per una questione di principio rivestita della parola “laicità” al fine di apparire meno superflua e trascurabile. Lasciamo perdere la Lega e le sue ipocrite e confuse battaglie per i “valori cristiani” (che in realtà sono solo battaglie razziste contro i musulmani); lasciamo però anche perdere gli intellettualetti da youtube e Zigleist che amano i Talebani e il loro fondamentalismo islamico e detestano il Cristianesimo solo perché fa figo; solo perché fa molto “progressista” e amante del “diverso“. Chi vuol vedere la realtà dei fatti senza fumarsi hashish usando come cartine le pagine de “Il Codice Da Vinci” sa bene che, il Cristianesimo, nel 2009, è una delle religioni più elastiche e “personalizzabili” al mondo. Quanti cristiani praticanti attendono il matrimonio per la loro prima volta? Quanti di loro fanno sesso solo per procreare, rispettano i digiuni ecc…quanti di loro, in ultimo, si sentono così toccati dalle parole del Papa da essere disposti a morire per gli ideali della “cara” (carissima) Chiesa? In questa vicenda sembra di scorgere il classico giochetto della “delocalizzazione del problema”. Viviamo tempi convulsi e nevrastenici fatti di squilibri e frustrazioni giornaliere: chi si trova in una posizione privilegiata sa che, ogni tanto, deve canalizzare l’odio e l’insoddisfazione collettive verso qualcosa o qualcuno: un giorno sono i fondamentalisti islamici, un altro sono gli immigrati e i punk, l’altro ancora i terroni e Cristo morto in croce. Dalla Corte Europea, i grandi illuministi, ci hanno dato un fazzoletto rosso da rincorrere ed incornare nella polvere. Ora siamo “laici” e sicuramente più felici. Ora i nostri figli hanno un fulgido futuro ad attenderli. Ora che lo stato è laico tutto cambierà in meglio e vivremo una nuova era di tolleranza-intollerante e di prosperità intellettuale. Rallegratevi fratelli perché Dio non esiste e dopo la morte c’è il buio infinito. Festeggiate perché da oggi siamo uomini liberi o, almeno, dall’alto, così ci hanno detto. Amen